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Il bar Norge

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Il Norge, un bar rinomato e di classe. I ricordi e i rimpianti della gioventú

Il bar Norge dopo i bombardamenti del 43

Il bar Norge dopo i bombardamenti del 43

I genitori degli anni cinquanta, solitamente, concedevano il gelato ai bambini dopo l´estrazione di un dente da parte di un dentista. Gli stessi medici suggerivano di far assumere al bambino qualcosa di freddo, in ogni caso, il gelato diventava una pura e semplice consolazione.

In centro città esistevano due studi dentistici: quello del Dott. Arbore, padre di Renzo e quello del Dott. Procaccini. Proprio nei pressi di tali studi, in corso Vittorio Emanuele, c´era il mitico Bar Norge, un vero richiamo presente nella nostra città di quegli anni. Dire Norge era proprio un bel dire, bastava citare il suo nome per far nascere l´acquolina in bocca. Non conosco l´origine del suo nome, so soltanto che Norge fu chiamato il dirigibile a bordo del quale Umberto Nobile sorvoló il Polo Nord.

Il Norge era un bar rinomato, apprezzato e di classe, lí si gustava la migliore cioccolata in tazza, non fatta con le bustine pronte per l´uso come avviene oggi nei bar, ma preparata con una segreta miscela di cacao in polvere, latte fresco e cioccolato fondente fuso. Una vera delizia per il palato di grandi e piccini. Come non ricordare anche il caffé espresso ristretto, i pasticcini alla crema pasticciera, il gelato al cioccolato che si doveva masticare, tanto era corposo e denso. Tutta la produzione del Norge era di gran qualità e mirabile fattura.

Superando la soglia di quel locale, si veniva conquistati dalla tenue fragranza di caffé mista a quella del cioccolato e dei pasticcini appena sfornati, si andava decisamente in estasi. Il bar Norge veniva frequentato, in modo particolare, da gente “in” (come si dice oggi), noi dicevamo “figli di papà”.

Non mi sovviene esattamente il periodo in cui l´attività fu chiusa, forse negli anni sessanta. Peró, i foggiani della mia età hanno serbato del bar Norge ricordi e rimpianti, entrambi velati da un malinconica nostalgia per quei profumi e quei sapori che hanno reso piú lieta la nostra gioventú. (Michele Gentile)

(fonte: Foggia&Foggia)