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Lorenzo Scillitani

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scillitani1Egli nacque a Foggia il 28 novembre del 1827 da Saverio e Nicoletta Pedone. I primi studi li compie nel Collegio di Maddaloni presso i Padri delle Scuole Pie manifestando particolare interesse per gli studi umanistici. A quindici anni si trasferì a Napoli per il perfezionamento degli studi letterari. Fu discepolo dell’Abate don Antonio Mirabelli ed ebbe amici e condiscepoli della borghesia napoletana che in seguito avrebbero raggiunto posizioni di prestigio nelle varie professioni e nella politica. Completati gli studi Lorenzo torna a Foggia ma invece di seguire le attività commerciali ed industriali di famiglia come avrebbe voluto il padre, intraprende viaggi per l’Europa per perfezionare la conoscenza delle lingue e per arricchire le sue conoscenze in materia di pubblica economia e diritto commerciale. Ma alla morte del padre, nel 1854, fu costretto a rientrare a Foggia per dedicarsi al lavoro nelle industrie paterne che operavano in agricoltura e lo fece con grande impegno e dedizione.

Nel 1860, alla caduta dei Borboni, fu tra i primi finanziatori del Comitato della Rivoluzione Italiana ed acquisì il grado di Maggiore della Guardia Nazionale. Fu eletto prima consigliere comunale e nel 1861 Sindaco di Foggia, carica dalla quale si dimise l’anno successivo per poter curare da vicino i suoi affari privati. Ma nel 1866, pressato dai concittadini, riprende la carica di Sindaco che manterrà per sei anni. E, in questo periodo, furono prese alcune iniziative in grado di incidere sull’economia della città, ma anche sul suo aspetto esteriore che lasciava molto a desiderare. E in effetti, se si legge il bilancio del Comune del 1867 si evidenziano inequivocabilmente le idee e il pensiero di Lorenzo Scillitani  che rappresenteranno i punti fermi della sua attività amministrativa: l’educazione dei cittadini e la soluzione della questione urbanistica, la eliminazione delle condizioni delle borgate “luride e fangose” con la costruzione di strade pianeggianti da lastricare con basole di pietra vulcanica, la illuminazione delle strade, l’allargamento del Camposanto, il potenziamento delle strutture dell’ospedale civico, minacciato di chiusura per la legge di soppressione delle corporazioni religiose.

Ma Scillitani verrà sicuramente ricordato per la particolare attenzione che seppe dedicare all’istruzione di massa consapevole che l’alfabetizzazione della popolazione poteva rappresentare la base per un successivo programma di sviluppo e progresso. e quindi:

– nel febbraio del 1868 annunciò l’istituzione di quattro scuole femminili di grado inferiore che furono impiantate nei quattro Conservatori e intitolate all’Addolorata, alla Maddalena, a S.Eligio e a S.Teresa.

– nel maggio sempre del 1868 viene fondato il Liceo Ginnasio “Vincenzo Lanza”;un corso ginnasiale a Foggia esisteva già da tempo, nel Convento San Gaetano. Erano le cosiddette scuole pie, operanti già dalla fine del Settecento ad opera degli  Scolopi. Questo ordine religioso sarà soppresso nel 1866, e Scillitani pensò a rimpiazzarlo “per il bene della gioventù studiosa” con un liceo ginnasio municipale, e convitto annesso. Nel 1868 il liceo apre.  Gli iscritti, tutti maschi, raggiungono quota 31. Formano ben quattro classi, con una media di alunni per classe veramente esigua se rapportata ai giorni nostri. La prima direzione della scuola fu affidata ad un uomo di profonda e vasta cultura come Vincenzo Capozzi.

– nel novembre sempre del 1868 Scillitani aprì l’ “Istituto per civili fanciulle” per evitare che le ragazze delle famiglie benestanti non fossero costrette a recarsi a Napoli o a Firenze per perfezionare gli studi e per consentire alle figlie di artigiani o di povera gente di poter avvicinarsi alla cultura sino ad allora riservata solo alle famiglie più agiate.

– nel 1869 si adoperò anche per migliorare il livello cuturale degli operai istituendo due scuole serali: una di disegno geometrico applicato all’architettura civile ed un’altra di meccanica teorica ed applicata.

– sempre nel 1869 si prodigò per istituire presso l’Orfanotrofio “Maria Cristina di Savoia” un Osservatorio Meteorico tanto utile e desiderato dagli imprenditori e coltivatori agricoli.

– ancora nel 1869, in collaborazione con l’ “Orto Agrario di Capitanata” istituì per gli alunni dell’Orfanotrofio un corso teorico-pratico di tecnica agraria suscitando il plauso del Ministero dell’Agricoltura.

– istituì numerosi asili infantili in quanto convinto che l’onestà e la moralità degli uomini partiva dalla loro prima educazione e solo con gli asili aperti a tutti si poteva ben sperare per il progresso e il futuro della comunità foggiana.

Alla fine saranno 36 le scuole aperte da Scillitani e ad ogni inaugurazione soleva ripetere la stessa frase: ” Il popolo che ha le migliori scuole è il primo popolo; ed il nostro se non l’è oggi lo sarà domani”. Sempre in tema di cultura, non esitò a destinare alcuni locali di proprietà comunale per istituire una biblioteca per tutti i cittadini donando 300 lire e facendo sì che altri numerosi cittadini potessero donare fondi per questa giusta causa.

Ma il sindaco Lorenzo Scillitani verrà anche ricordato anche per l’impianto dell’illuminazione a gas ritenuta la più all’avanguardia per il periodo e che rese Foggia una città moderna proiettata verso un percorso di crescita e sviluppo.

Nel 1869 provvide anche alla riparazione della “Campana della Madonna”, come era chiamata quella del campanile della cattedrale, che si era incrinata da anni e il 14 ottobre fu messa a dimora davanti ad un’enorme folla di fedeli.

Scillitani promosse anche una esposizione ippica presso il parco comunale che negli anni diventerà, anche grazie alla costruzione dell’ippodromo, un appuntamento importante soprattutto negli appuntamenti fieristici di maggio ed ottobre.

Nel 1867 fu eletto nel Consiglio Provinciale e nel 1872 ricoprì la carica di Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Capitanata. Eletto nel 1870 deputato del Parlamento Italiano spinto non da beghe politiche ma dai suoi concittadini che lo elessero ricoprendolo di tantissimi suffragi e anche in quel contesto, Scillitani fece valere la sua onestà e la sua competenza nelle Commissioni Parlamentari con il plauso e la stima di numerosi Ministri e del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Dopo una vita intensa ed operosa Lorenzo Scillitani, alla giovane età di 53 anni, si spense il 7 dicembre del 1880 ed enorme fu la folla dei cittadini che partecipò alla benedizione della salma nella Chiesa del Purgatorio.

  Fra le varie benemerenze da iscriversi a credito di Lorenzo Scillitani (Foggia 1827-1880), Sindaco di Foggia, vi è anche quella che riguarda il ripristino della campana più grande della torre della nostra Cattedrale.
          Questa campana, fusa a Venezia nel 1799 e issata sul campanile il 12 agosto 1800, il 21 aprile 1866, a causa di una profonda incrinatura, fu lasciata inoperosa. Il 14 ottobre 1869 venne rimossa dalla sua sede e trasportata all’interno del giardino del convento della chiesa di San Pasquale, dove era stato apprestato il forno, e fusa dai fratelli Barigozzi di Milano.
          Ultimati i lavori il 18 febbraio 1870, la campana venne benedetta da don Antonio Zicari, vicario capitolare, e il giorno successivo rimessa al suo posto nel campanile della Cattedrale. Rifusa nel 1935 a spese del Municipio – Podestà Marchese Luigi Filiasi – reca la seguente iscrizione: I Foggiani alla loro Protettrice Maria SS/a dell’Iconavetere.

Questa pagina è dedicata ad un uomo che tanto ha fatto per la nostra città e perchè non venga ricordato solo per una via adiacente alla Villa Comunale o per la Pia Fondazione che porta il suo nome e che fu l’ultimo atto di generosità verso i poveri e gli orfani della sua Foggia.

Nel 1927, in occasione del centenario della sua nascita, l’amministrazione comunale decise di far erigere un busto che è tuttora presente nella Villa Comunale