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Visita della Regina madre Maria Isabella a Foggia

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da “Il Giornale Patrio” circa la visita della sovrana giorno 1 luglio 1837:

reginamadreSua Maestà la Regina madre Maria Isabella, che viaggia sotto il nome di contessa d’Amalfi, è giunta felicemente fra noi questa mattina circa le ore 7 e mezza italiane in compagnia della sua dama di onore contessa Gaetani, e di due cameriste, non che di altri cavalieri di seguito. L’Intendente e ‘l Comandante la provincia si son portati ad incontrarla al rilievo di Pozzo d’Albero, da dove l’han seguita fino a Foggia, unitamente ad un drappello di guardie di onore.

Smontata la Maestà Sua al real palazzo à preso un ristoro, cioè di un semplice brodo, avendo ricusato il pranzo, che l’era già preparato. Quindi à ricevuto il corpo degli uffiziali, Consiglio d’Intendenza, Sindaco, e que’ pochi impiegati, che in ora cotanto in compatta han potuto riunirsi, per baciarle la mano. Finalmente à ricevute diverse dame del paese, cioè la moglie, e suocera del nostro Intendente, la moglie del Segretario generale, la marchesina Rignani, la marchesina Filiasi, e sua cugina donna Angelina de Dominicis, maestrina de’ miracoli, e conosciuta da Sua Maestà la Regina, e la marchesina Fragniti, che qui trovasi fin dallo scorso maggio.

Terminato un tal ricevimento, la Maestà Sua si è concedata con tutti, e si è messa nuovamente in cammino per la volta di Manfredonia, accompagnata dall’Intendente, dal Comandante la provincia, da altro drappello di guardie di onore, e dal capo squadrone di esse signor La Rocca.

Durante la breve dimora di Sua Maestà in Foggia il servizio del palazzo è venuto formato dalla gendarmeria reale e dalla guardia di onore, rimanendo in parata fuori del palazzo la guardia urbana, e ciò per disposizione del Comandante la provincia, che si oppose all’Intendente, che con ragione voleva piazzare gli urbani alla guardia del palazzo, come in altri simili rincontri fu praticato per disposizione sovrana.

Circa le 7 pomeridiane è rientrato l’Intendente e ‘l Comandante la provincia di ritorno da Manfredonia, assicurando che Sua Maestà la Regina madre alle cinque si era già imbarcata sul battello a vapore il “Nettuno” con tutto il suo seguito al numero di 29, prendendo il cammino per la volta di Trieste, e passando pel porto di Pola.

(L’immagine è tratta da www.ilportaledelsud.org)