I bombardamenti alla stazione
Nell’estate del 1943 Foggia fu bombardata ferocemente ed uno degli obiettivi principali delle incursioni aeree fu proprio la stazione ferroviaria che fu ripetutamente colpita.
La stazione fu colpita di notte il 21 giugno: 91 morti e 18 feriti; il 15 luglio fu colpita la città e di nuovo la Ferrovia: 1.293 morti e 54 feriti.
Il 22 luglio del 1943 accadde in stazione il fatto più grave e triste della storia foggiana: alcune migliaia di passeggeri cercarono rifugio nel sottopassaggio, accanto al quale, sul 2° binario, era in sosta un treno composto da carri serbatoi destinati alla 16a Panzer Division tedesca. L’esplosione di questi carri, colpiti dalle bombe, provocò la fuoriuscita di migliaia di litri di benzina che, scivolando lungo le rampe di discesa del sottopassaggio, prese fuoco; almeno 2000 persone rimasero intrappolate in quell’inferno e quando, solo dopo 15 giorni, fu possibile accedere in quella che era diventata una trappola fatale, i Vigili del Fuoco ritrovarono solo cenere. Il caldo torrido di quei giorni e le numerose vittime soprattutto nei pressi della stazione, fecero prendere la decisione di scavare fosse comuni per seppellire i cadaveri o i resti umani, per evitare epidemie; ma, le stesse non furono sufficienti per cui si rese indispensabile bruciare i corpi o scioglierli con l’acido e, molto spesso, furono messi al rogo anche quegli individui feriti gravi giudicati sommariamente inguaribili.
Il 17 agosto l’aviazione alleata effettuò un nuovo attacco contro la linea ferroviaria Napoli – Foggia. Nel corso di queste missioni, in cui gli aerei americani e inglesi compirono complessivamente 3800 incursioni, fu ripetutamente colpita la stazione ferroviaria di Foggia.
Il 19 agosto fu di nuovo colpita la città di Foggia e, in poco più di due ore, in sei ondate, dai 233 bombardieri vennero sganciate 586 tonnellate di bombe: quel giorno si contarono 9.581 vittime ed un numero imprecisato di feriti.
Il 25 agosto, dalle ore 9,25 alle ore 9,50, 140 caccia statunitensi bombardarono nuovamente le basi aeree di Tortorella, San Nicola e Schifara oltre alla stazione di Foggia e la rete stradale.
Il 17 settembre ci furono altre incursioni alleate sulla rete ferroviaria e stradale