La domenica delle Palme
La Domenica delle Palme, nella nostra tradizione, riveste un importante significato perché con essa si dà inizio alla Settimana Santa. In questa domenica, infatti, anticamente si solevano iniziare le pulizie di primavera che consistevano nell’imbiancare con calce viva le pareti esterne delle case e liberarsi degli oggetti che non erano più funzionanti. Per quanto riguarda i lavori nel campo, la domenica delle Palme coincideva con la potatura dell’ulivo che poi sarebbe stato tradotto in Chiesa per la benedizione, come simbolo di pace. Da questa giornata i contadini traevano auspici su come sarebbe stato il raccolto del grano. Un proverbio foggiano recita: “palma ‘mbossa, gregna grossa”, facendo riferimento al fatto che se piove nel giorno delle Palme, il raccolto sarà abbondante. Il collegamento tra la palma e il grano si fa più stretto a Monteleone, in provincia di Foggia, dove in questo giorno le massaie preparavano “li taccune”, una sorta di tagliatelle larghe due dita, riponendo nelle mani della donna l’auspicio di un buon raccolto poiché si credeva che la spiga di grano sarebbe nata delle dimensioni della pasta fatta in casa.
La Chiesa celebra questa ricorrenza in cui Gesù fece l’ingresso trionfale in Gerusalemme sul dorso di un asino e fu accolto dalla folla che stendeva mantelli a terra e agitava foglie di palme. Chiaramente la religione Cristiana si è sovrapposta a qualche tradizione pagana che si perpetuava in questo periodo, se è vero che all’albero di palma è stato sostituito quello dell’ulivo, molto più presente dalle nostre parti. Il significato simbolico della palma indica l’anno solare perché mette una foglia al mese. Per questo motivo gli egizi, che avevano il culto della dea Iside, la raffiguravano con una palma in mano. Oggi anche noi cristiani raffiguriamo alcuni santi con il ramo di palma accanto, in simbolo di martirio. I suoi rami venivano posti sulle mummie come augurio per il viaggio nell’aldilà. In greco la palma è chiamata “phoinix” , fenice (che si rigenera dalle sue ceneri), chiaro esempio legato alla resurrezione. L’associazione tra la palma e l’ulivo si deve al fatto che il Cristianesimo lega il significato dell’ulivo alla figura di Cristo che in greco significa “unto”. In questi giorni, infatti, la Chiesa benedice l’olio che servirà per il crisma battesimale e per l’unzione degli infermi, segni, anch’essi, di rinascita e morte.
(Giuseppe Donatacci)