La chiesa della Madonna del Rosario
Negli anni ’60 ci fu un incremento abitativo di edilizia privata nell’area compresa tra Via Guglielmi e Viale Di Vittorio, confinante con l’ex ippodromo e con l’area riservata alla Fiera Campionaria. Facendosi interpreti degli abitanti del nuovo rione, i coniugi Ing. Nicola e Rita Danza il 19.3.1970 espressero a Mons. Lenotti il vivo comune desiderio di avere una chiesa… una parrocchia. Il desiderio fu accolto e, appena fu possibile fruire di locali come cappella provvisoria, il solerte Pastore eresse il 21.5.1971 la Vicaria Curata, inizialmente intitolata a S. Pietro Apostolo. Fu affidata a D’Agostino Coluccelli, che cominciò la sua attività pastorale nei locali messi a disposizione dall’imprenditore edile Nicosio Galano.
Successivamente, fu offerto dal Sig. Fernando Fasano un altro locale per poter svolgere le attività catechistiche e gli incontri pastorali.
Il 1°.1.1972 al posto di D. Agostino subentrò come Vicario Curato Don Matteo Francavilla, che proseguì e intensificò il lavoro di Don Agostino: organizzò le varie attività e istituì il gruppo Donne di Azione Cattolica. In questa condizione di disagio e di provvisorietà si andò avanti per diciassette anni, durante i quali Mons. Lenotti non perse tempo per reperire un suolo in quella zona, su cui edificare la chiesa.
Il costruttore Lelio La Notte, che, con atto Notar Lorenzo Carusillo di Ascoli S. del 14.10.70, aveva donato alla Diocesi di Foggia un terreno sito in Via Imperiale con la clausola di costruirvi sopra una Chiesa dedicata alla Madonna del Rosario, consentì alla richiesta fattagli da Mons. Lenotti di rinunciare alla clausola posta nella donazione per consentirne la libertà di uso. A queste condizioni, con atto notarile del 25.6.1976 veniva ratificata l’accettazione del suolo da parte di Mons. Lenotti, che potè così proporre all’Amministrazione dell’Orfanotrofio “M. Cristina di Savoia” la permuta con un suolo prospiciente su Via Guglielmi. L’atto di permuta di mq. 3090 di area edificabile, di proprietà dell’Orfanotrofio, comprensivo di un conguaglio in danaro, fu rogato dal Notaio F.sco Paolo Pepe di Foggia il 25.11.1977, con l’approvazione del CO.RE.CO. del 5.12.1977, prot. 7467. Il progetto della nuova Chiesa fu affidato agli Ingegneri Nicola Danza e Giuseppe Iarussi. L’8.5.1978 Mons. Lenotti erigeva a Parrocchia la Vicaria, intitolandola alla Madonna del Rosario, anziché a S. Pietro Apostolo.
Intanto, Don Matteo provvedeva a trasferire tutto, cappella e uffici parrocchiali, in una palazzina presa in fitto dall’Amministrazione dell’Orfanotrofio; tuttora la palazzina è utilizzata come Canonica e per le attività pastorali e di associazioni.
Le pratiche burocratiche relative all’approvazione del progetto e alla sua esecuzione e quelle per ottenere il finanziamento portarono via altri anni. Fu Mons. Salvatore De Giorgi a officiare il 13.5.1983 il rito della benedizione della Prima Pietra.
Assicurati i finanziamenti dal Ministero LL.PP. per la costruzione al rustico dell’edificio sacro e quelli della Regione Puglia per creare nell’area sottostante alla chiesa un centro per attività sociali, l’Impresa L. Cerrone di Deliceto dette inizio ai lavori, ma non potè ultimarli: occorrevano altri finanziamenti.
Costituito il Fondo C.E.I., che prevede finanziamenti per l’edilizia sacra, Mons. De Giorgi ne fece urgente richiesta. Grazie al finanziamento della C.E.I. fu possibile riprendere i lavori di completamento, che furono affidati alla Ditta L. Zammarano. Dall’agosto al dicembre 1988 si provvide alla pavimentazione della Chiesa e della sala conferenze e agli intonaci interni, quel tanto che rese possibile alla fine di quell’anno l’apertura al culto della chiesa. Ma c’era ancora tanto da fare…
L’8.10.1989 Don Matteo Francavilla, alla guida della parrocchia per quasi diciotto anni, fu nominato Parroco di S. Luigi: gli subentrò D. Saverio Trotta.
Col nuovo parroco, come sempre accade, ci fu un risveglio di sensibilità e di partecipazione a tutti i livelli, sicché fu possibile eseguire ulteriori necessari lavori: rivestimento esterno, ristrutturazione del presbiterio, costruzione del fonte battesimale, rivestimento interno, pitturazione, controsoffittatura e illuminazione dell’interno. Per questi ultimi lavori progettisti furono l’Arch. G. Federici che curò la controsoffittatura e la bussola d’ingresso, l’Ing. Nino Scarano e l’Arch. Cavuoto che curarono la ristrutturazione del presbiterio, il fonte battesimale e l’ambone. Direttore dei lavori l’Ing. Scarano e la Ditta esecutrice L. Zammarano che fece a titolo gratuito gran parte dei lavori, tutti approvati dalla Commissione Diocesana di Arte sacra e dall’Arcivescovo il 13.2.1995 ed eseguiti nei mesi febbraio-aprile del 1995.
Compiuta l’opera, il 7.5.1995 l’Arcivescovo Mons. G. Casale, con rito solenne e larga partecipazione dei fedeli, consacrò la Chiesa, dedicandola alla B.M.V. del Rosario.
Le attività pastorali, fin dal tempo di Don Matteo, furono incentrate esclusivamente nella preparazione catechistica dei ragazzi e nella formazione dei soci di Azione Cattolica. Più tardi, promotore il Prof. Claudio Lo Polito, si ebbe una esperienza comunitaria di laici impegnati sul piano della formazione cristiana, che costituivano il gruppo di “Comunità in cammino”, ma fu un’esperienza di breve durata.
Col nuovo Parroco, Don Saverio, ebbe sede in parrocchia il movimento giovanile di “Comunione e Liberazione”. Sono attivamente operanti, le associazioni di Azione Cattolica e di Scouts d’Europa.
(fonte: http://www.diocesifoggiabovino.it)