Chiesa di S.Luigi Gonzaga
Sin dal 1888 esisteva a Foggia un’associazione di uomini devoti a S. Luigi che curavano particolare venerazione al Santo dei giovani. Sede iniziale della Pia Unione S. Luigi fu la Chiesa di S. Domenico, ma avvertendo la necessità di dedicare una Chiesa al proprio Santo Patrono, alcuni soci incoraggiati e guidati dal Sac. Giuseppe Petrone e dal socio Gaetano Durso, con le offerte degli abitanti della zona e con materiale offerto gratuitamente dai proprietari dei cantieri edili della Città, dettero inizio alla costruzione di una Cappella sul suolo dell’attuale Chiesa, a poca distanza dalla Chiesa di Gesù e Maria, in zona allora periferica. Gli stessi soci dettero per la costruzione la propria mano d’opera. I lavori iniziati nel 1890 (è la data di fusione di una campana dedicata a S. Luigi) furono portati a termine tra il 1900 e il 1901, come riferisce lo stesso Sac. Giuseppe Petrone nel questionario della Sacra Visita effettuata da Mons. F.M. Farina il 4.7.1933.
Nel 1908 e nel 1910 la Cappella fu in qualche modo ampliata. Nel 1912, sull’area della sacrestia, con le offerte dei fedeli, fu costruita la canonica con accesso su Vico S. Barbarisi.
Per l’incremento abitativo e demografico, verificatosi, durante il primo conflitto mondiale, nella zona circostante alla cappella di S. Luigi, Mons. S. Bella con bolla del 2.7.1916 eresse la Cappella a sede della Vicaria Coadiutoria della Parrocchia di Gesù e Maria, allora retta da Sacerdoti diocesani. Nella stessa bolla è precisato che la sacrestia è anche luogo dove la Pia Unione potrà svolgere le sue attività.
Primo Rettore-Curato fu Mons. Luigi Cavotta che resse la Vicaria dal 2.7.1916 al luglio del 1919, collaborato validamente da D. Giuseppe Petrone.
Per l’ulteriore incremento demografico del rione, lo stesso Mons. Bella, con bolla del 10.2.1921 da coadiutoria la eresse a vicaria autonoma e D. Giuseppe Petrone, già succeduto a Mons. L. Cavotta nel 1919, fu il primo Vicario Curato di S. Luigi.
In quello stesso anno (1921), vista la necessità di rendere la Chiesa più capiente e funzionante, si decise di ampliarla. Di nuovo, Parroco, soci della Pia Unione e fedeli s’impegnarono nel lavoro di ampliamento, utilizzando il materiale proveniente dalla demolizione dell’ex Banco di Napoli e offrendo gratuitamente la propria mano d’opera.
Il lavoro di ampliamento e di decorazione della Chiesa fu portato a termine nel 1927.
Mons. Farina, per assicurare alla Chiesa locali indispensabili per le attività pastorali, acquistò nel 1929 dagli eredi Colaminé, con atto Notar Giovanni Nardella del 29.12.1929, l’area edificabile retrostante alla sacrestia, collegante Vico Barbarisi con Vico Caso. Su quell’area, facendo tutt’uno con la sacrestia e la canonica, su progetto del Geom. Clemente e con somma elargita dalla Sig.ra Adele Anglisani, Ved. De Prospero, a pio ricordo della defunta figlia Maria, furono costruite due sale: una a pian terreno per l’attività catechistica e l’altra al primo piano per l’Asilo d’infanzia. Lo stesso Mons. Farina con mezzi propri acquistò e destinò alla Parrocchia tre monovani a pianterreno: due su Vico Caso 6 e 8 e uno su Vico Barbarisi 1 (con atto Notar Giuseppe De Vita del 20.7.1932 fu acquistata abitazione a pianterreno in Vico S. Barbarisi dalla Sig.ra Presidente Saveria; con atto Notar Girolamo Caggianelli dell’11.1.1934 fu acquistata l’abitazione a pianterreno di vico A. Caso 6 dalle sorelle Luigia e Raffaella Lo Muzio; con atto Notar Girolamo Caggianelli dell’8.4.1935, fu acquistata abitazione a pianterreno, Via A. Caso 8, da Serluca Emilio). I tre monovani furono utilizzati per le attività pastorali e come sede attuale della Confraternita di S. Luigi.
Nel 1942 un certo Gennaro Pantella con atto del Notar Nicola Pepe del 17.10.1942 donò alla Parrocchia l’abitazione a pianterreno Vico Barbarisi, 46, la cui rendita è destinata alla celebrazione di Sante Messe in suo suffragio.
Nel 1943 la Chiesa fu seriamente danneggiata dai bombardamenti aerei e Mons. Farina per la riparazione dei danni, nel 1946 chiese ed ottenne i finanziamenti dal Genio Civile di Foggia, ma risultarono insufficienti per completare il restauro della Chiesa.
Intanto, nel 1944 D. Giuseppe Petrone sia per età che per ragioni di salute lasciò la Vicaria e alla sua guida fu nominato D. Luigi Cavotta, nipote di Mons. L. Cavotta, che vi esercitò il ministero parrocchiale fino al 1952; dal novembre 1952 al luglio 1954 la Vicaria fu amministrata provvisoriamente da D. Amedeo Fatigato, già in attività a S. Luigi come coadiutore.
Il 15 luglio 1954, dopo il canonico concorso a parroco, Mons. G. Amici, successore di Mons. Farina come Vescovo di Troia e Foggia, nominò Vicario Curato di S. Luigi D. Alfredo Meola, che già dall’ottobre di quell’anno si assunse l’onere di portare a termine la ristrutturazione e il restauro della Chiesa. I lavori finanziati dal Genio Civile, dal Parroco, dalla Pia Unione e dalla generosità dei fedeli, comportarono la demolizione del vecchio soffitto in legno e la costruzione del nuovo in muratura, rinnovo del pavimento e al posto del vecchio altare fu collocato l’altare in marmo proveniente dalla Chiesa di S. Chiara.
Il 2.1.1958 Mons. Paolo Carta eresse a Parrocchia la Vicaria Curata e con la stessa bolla di erezione nominò D. Alfredo Meola (primo) Parroco di S. Luigi.
L’enorme sviluppo demografico della città verificatosi nel territorio della Parrocchia negli anni cinquanta e sessanta (da poche migliaia di fedeli all’inizio, giunse nel 1960 a oltre trentamila abitanti) determinò lo smembramento della Parrocchia con la erezione di altre: S. Pio X nel 1960, S. Paolo Ap. – Quartiere CEP nel 1961, Immacolata e Madre di Dio Incoronata nel 1963, S. Antonio da Padova nel 1966, S. Giuseppe in Cervaro nel 1967, S. Maria del Carmine (Nuovo) nel 1969.
Promosso Canonico della Cattedrale, D. Alfredo Meola lasciò il ministero parrocchiale, ma lasciò anche la Pia Unione S. Luigi in una situazione preoccupante dal punto di vista amministrativo e disciplinare, tanto che Mons. G. Lenotti ne decretò lo scioglimento del Consiglio di amministrazione nel 1972, affidando la gestione amministrativa ad un commissario. Tale era lo stato delle cose quando l’11 agosto 1974 fece ingresso il nuovo Parroco, D. Pompeo Scopece. Risultato vano ogni tentativo per riportare all’ordine la Pia Unione (gli ex responsabili osarono intentare causa contro il Vescovo!), Mons. Lenotti decretò, l’8.2.1975, lo scioglimento definitivo di tutta la Pia Unione.
Il Parroco, intanto, dietro suggerimento dello stesso Mons. Lenotti, si adoperò per ricostituire su basi nuove e con gli ex soci ben disposti la pia associazione. L’8.2.1977 venne eretta canonicamente la nuova associazione laicale, denominata “Confraternita di S. Luigi”.
In questi stessi anni, 1975-1979, col contributo personale del Parroco e con le generose offerte dei fedeli, furono eseguiti lavori di ristrutturazione della Canonica e della sacrestia, rendendo abitabile la prima e più funzionale la seconda con la creazione di due vani adibiti ad ufficio parrocchiale. Fu installato l’impianto di riscaldamento per la canonica e gli uffici, mentre in Chiesa, il vecchio impianto di riscaldamento fu sostituito da termoventilatori elettrici. In seguito, fu rinnovato l’impianto elettrico in Chiesa, furono elettrificate le campane e con i fondi del Comune di Foggia fu realizzata in muratura la cantoria, sostituendo quella in legno piuttosto insicura. La Chiesa fu ridipinta all’interno, mentre esternamente a spese del Comune fu rinnovato l’intonaco, operazione estesa anche alla canonica, fino ad allora priva d’intonaco.
Dal 1° al 20 settembre 1980 fu definita l’area presbiteriale: l’altare marmoreo, già ridotto rispetto all’originale, fu ulteriormente rimpicciolito e reso base del tronetto che adorna la nicchia di S. Luigi, consentendo così lo snellimento del presbiterio che fu arretrato di un paio di metri con conseguente allungamento della navata, fu portata a forma rettangolare il piano della mensa eucaristica e creato un leggio fisso rivestito di marmo residuo.
Su disegno del Parroco furono confezionati dalla ditta Milletari di Roma due nuovi confessionali collocati a ridosso delle pareti laterali della Chiesa, dopo aver operato delle rientranze nelle pareti stesse allo scopo di renderli meno ingombranti, data l’esigua larghezza della Chiesa. Ciò avvenne a fine dicembre 1980.
Il 1981 fu sostituito il vecchio fatiscente portone di ingresso alla Chiesa con il nuovo realizzato su disegno del Parroco.
Durante il ministero parrocchiale di D. Leonardo Cendamo (1985-1989), la bussola di ingresso in legno fu sostituita da una in vetro opaco con intelaiatura in anticorodal e, accanto all’altare, fu eretta una base fissa, di forma piramidale tronca, rivestita di marmo, come sostegno del Crocifisso ligneo, successivamente eliminata dal Parroco D. Matteo Francavilla.
(a cura di Tommaso Palermo)