Stefano Morellina
Nacque a Foggia nel 1928 e fu avviato, dal padre, un chitarrista autodidatta, allo studio del violino sino a diplomarsi nel 1952 al Conservatorio “U.Giordano” sotto la guida del maestro Giulio Siniscalco. Nel 1955 vinse il concorso come violino di fila nell’Orchestra dell’Opera di Genova, mentre nel 1959 superava, sempre come violinista, il concorso bandito dal Teatro San Carlo di Napoli. Il suo sogno, però, era quello di realizzarsi come percussionista ed infatti nel 1963 vinse, sempre presso il Teatro San Carlo, il concorso per batteria con l’obbligo del timpano e dello xilofono. Con l’Orchestra del San Carlo partecipò a tourneè anche all’estero e, proprio durante una tappa in Brasile, in omaggio al paese, venne eseguita l’opera “Guarany” di Carlos Gomez e questa esperienza gli consentì di impadronirsi dei ritmi brasiliani che introdusse poi a Napoli come solista ne “l’Histoire du soldat”.
Partecipò a tutte le tourneè del San Carlo all’estero, accolto con i colleghi festosamente dalle comunità italiane, soprattutto ad Edinburgo dalle spose di guerra e a Rio de Janeiro nel 1968.
Collaborò attivamente con le orchestre dei paesi dell’Est, di Mosca, Praga, Belgrado nonostante enormi fossero le differenze della sua musica rispetto a quella di tali terre lontane. Ovviamente la sua collaborazione fu spontanea, senza compenso, e al massimo al maestro furono fatti umili doni che allora i sovietici usavano fare in tali circostanze.
In seguito fu primo timpanista con l’obbligo di tutta la percussione. Suonò sotto la direzione di Direttori di fama mondiale, da Eugen Jochum a Otto Gerdes, da Fernando Previtali a Franco Caracciolo e tanti altri, ricevendo sempre le lodi per la sua ottima preparazione e bravura. Svolse attività concertistica e solistica sia come violinista che come percussionista a Napoli e a Bari. Nel 1969, dietro suo personale interessamento, fu istituita, presso il Conservatorio di Foggia, la Cattedra di percussioni della quale fu il primo docente e qui insegnò per diversi anni preparando ottimi elementi tra i quali l’allievo prediletto Antonio Santangelo al quale lasciò la Cattedra, dedicandosi all’insegnamento del violino prima nel Conservatorio S.Pietro a Maiella di Napoli e poi in quello di Foggia.
Nonostante gli impegni in attività di docenza, non rinunciò mai agli impegni concertistici e solistici nelle più importanti orchestre. Negli anni 70 fu timpanista presso l’orchestra della RAI di Torino sotto la direzione di Pino Calvi nella trasmissione storica “Senza rete”. Questa collaborazione alla RAI non fu la prima perché precedentemente collaborò con l’Orchestra A.Scarlatti della RAI-TV di Napoli con la quale intraprese numerose tourneè internazionali.
La versatilità che il maestro Morellina dimostrava nella musica e nella vita in genere, riporta ai ricordi dei tempi in cui con gli amici più stretti, tra cui l’amico fraterno Beniamino Gigli, si recava a San Giovanni Rotondo per suonare in occasione del compleanno di Padre Pio.
Un grande desiderio del maestro, non realizzato per la sua prematura scomparsa avvenuta il 26 maggio 1986, era quello di istituire a Foggia una grande orchestra permanente.
Per ricordare la memoria di Stefano Morellina, il maestro Santangelo istituì un Concorso Nazionale per Percussionisti conclusosi il 18 maggio 1987 con un concerto dedicato al suo indimenticabile maestro.
Ma sono tantissimi i premi, concorsi e spettacoli realizzati in suo omaggio: nel 2003, per esempio, al Teatro del Fuoco di Foggia fu rappresentato “Un uomo vestito di musica” ideato e diretto da Stefano Capone che portò sul palco l’Orchestra Umberto Giordano e artisti foggiani come Ninni Maina e Maria Rosaria Lannunziata; per l’occasione i familiari del maestro, in collaborazione con Poste Italiane, annunciarono la attivazione di un annullo filatelico dedicato all’evento.
Sempre nel 2003 l’Amministrazione comunale di Foggia ha dedicato una via al maestro Morellina.
Alcuni documenti messi a disposizione della famiglia Morellina: