Nasce l’A.C.D. Foggia calcio
Il 20 luglio due personaggi foggiani, Ciro Amodeo, già socio in passato dell’US Foggia, e Bellisario Masi cominciano a pensare ad un eventuale progetto che possa tentare di salvare il calcio a Foggia: si pensa ad un sodalizio che possa mettere insieme più soggetti e tentare di iscrivere la squadra nel campionato di serie D; il tempo continua ad essere il vero nemico in quanto, entro la data ultima del 6 agosto, bisogna recuperare 350.000 euro da depositare presso la FIGC e la Lega Nazionale Dilettanti di Roma.
Il giorno dopo i Amodeo e Masi si recano dal sindaco Mongelli per illustrare il progetto e vedere se c’è la possibilità reale, nonostante una crisi economica dissuadente, di far convergere forze imprenditoriali verso un progetto unico.
Nel frattempo però gli altri non stanno a guardare e tra coloro che decidono di risollevare le sorti del glorioso Foggia, c’è da ricordare Pino Vaccariello, direttore tecnico del Foggia Football Club, società dilettantistica che ha sfornato nel corso degli anni numerosi talenti, ed ex allenatore distintosi nel settore giovanile del Foggia degli anni 90.
Si torna a parlare ancora di azionariato popolare grazie all’associazione “Foggia in Rete”, guidata da Pino Macchiarola, presidente provinciale del Coni, che cerca di coinvolgere anche con piccole quote i numerosi tifosi foggiani che non vogliono la fine del giocattolo proponendo inoltre la presenza nel CdA di un rappresentante della tifoseria per vigilare sulle attività del club.
Vaccariello dichiara di aver già pensato allo staff tecnico e alla nuova rosa che vedrebbe il ritorno a Foggia di alcuni calciatori foggiani: Botticella, Agostinone, Agnelli e Mattioli.
Nel frattempo lo stesso Vaccariello, grazie ad un gazebo in ventro, comincia a raccogliere fondi che verranno poi messi a disposizione del sindaco Mongelli per far fronte alle richieste della FIGC.
In definitiva si avverte un grande fermento e una voglia di raccogliere ed unire le forze per l’iscrizione nei dilettanti e la possibilità di affidare a foggiani responsabilità in campo e fuori dal campo.
Ovviamente non basta solo iscrivere la squadra o questo può essere solo il primo passo burocratico ma successivamente bisognerà avere la forza per allestire una squadra che possa anche ben figurare in un campionato dilettantistico.
Ma il 25 luglio, quasi a sorpresa, Pino Vaccariello ritira la sua proposta e lo fa attraverso un comunicato stampa:
“Avevamo un sogno, una città che compra la sua squadra, una squadra fatta in casa con calciatori foggiani già fatti e giovani di grandi speranze. Un terreno per il centro sportivo già opzionato, calciatori e tecnici già interpellati, un calcio nuovo e vero con gente seria e competente già individuata. Abbiamo lavorato come matti con seri professionisti e gente con il sangue rossonero: i dottori Fabio Spadaccino e Franco Pastore, la rossonera verace Rita Vietri, il saggio avvocato Chiappinelli Pino e l´astuto Pino Roberto, il consigliere Consalvo Di Pasqua, il grande tifoso e competente Gino Di Pietro, la programmazione di Antonio Costantino e Franco Petruzzelli, il grande Alfonso Fiore e tanti altri amici che ringrazio di cuore. Noi non possiamo unirci con chi ha idee e culture diverse, non possiamo fare la serie D spendendo milioni di euro per cercare di vincerla, non possiamo inserire ultras nel consiglio direttivo, non possiamo subire insulti e minacce in continuazione. Siamo gente che vuole solo fare il calcio…PERBENE… e qui non si può fare. Lasciamo ad altri il compito di costruire il calcio, dopo la nostra richiesta c´è stato un grande fermento di partecipazione….e siamo contenti. Salutiamo con affetto il sindaco Mongelli, con il quale abbiamo avuto screzi nel passato e gli auguriamo di cuore di riuscire in questa ardua impresa. Abbiamo raccolto soldi ed adesione per oltre 200 mila euro, da piccoli artigiani e piccole imprese, cittadini e tifosi, club e enti vari. Questi possono chiamarci per la loro restituzione. A quelli che sparlano, criticano e offendono gli auguriamo di continuare a vedersi i filmini di Zeman e sognare un calcio che non c´è più, un calcio che noi volevano dargli, un calcio foggiano verace, fatto da foggiani veri, sani e competenti. IL FOGGIA FOOTBALL CLUB ritira la propria richiesta per il titolo del calcio a Foggia. Auguri Foggia…..ne hai proprio bisogno.”
Il 31 luglio, alle ore 18,00, presso lo studio del notaio Francesco Di Taranto, un gruppo di amici decide di costituire l’Associazione Calcistica Dilettantistica FOGGIA CALCIO. Tali amici vengono guidati dal saggio contributo professionale dell’avv.Corrado Magistro.
Nasce praticamente la nuova società, quella che dovrà ereditare la storia foggiana, quella che il giorno successivo viene iscritta alla FIGC. Resta ancora da superare l’ostacolo più importante e cioè quello del versamento dei 350.000 euro per l’iscrizione. Il primo presidente di questa società è Ciro Amodeo.
Il 4 agosto il dott. Angelo Masciello dell’Ufficio Gabinetto del Sindaco di Foggia, riceve una telefonata del signor Davide Pelusi, foggiano ormai residente da diversi anni a Milano il quale che si dichiara disponibile ad aiutare gli amici che hanno costituito l’ACD FOGGIA CALCIO offrendo capitali personali, frutto di anni di sacrifici, affinchè si consentisse il pagamento dell’iscrizione al campionato di serie D. Questa cifra importante, messa a disposizione da colui che risulterà essere l’amministratore delegato in Italia della multinazionale Morningstar, risulterà essere determinante per la rinascita del calcio a Foggia e per consentire quindi all’ACD Foggia calcio di potersi iscrivere al campionato.
Avviene quindi dinanzi al sindaco Mongelli l’incontro tra Pelusi, Amodeo, Masciello e Masi; manca ancora qualcosa per raggiungere la cifra necessaria ma l’intervento della famiglia Lo Campo risulterà decisiva per il raggiungimento della meta finale.
Ed ecco che il 6 agosto alle ore 11,30 la comitiva foggiana viene ricevuta a Roma dal dott. Giancarlo Abete, presidente della FIGC; alle 14,30 termina la presentazione dell’intera documentazione con relativi assegni circolari che sanciscono finalmente l’avvenuta iscrizione al campionato nazionale di serie D.
L’ACD Foggia si organizza quindi con Pelusi presidente, Masi direttore generale, Lo Campo e Amodeo vicepresidenti e tutti insieme, considerando che mancano pochi giorni al 19 agosto, prima gara ufficiale di Coppa a Termoli, decide di affidare il compito di direttore sportivo e di allenatore rispettivamente a Giuseppe Di Bari e a Pasquale Padalino due ex calciatori di Zemanlandia, di quel Foggia che fu.
Subito al lavoro Pasquale Padalino cerca di formare una squadra con quello che il d.s. Di Bari riesce a mettergli a disposizione nel ritiro pre campionato di San Marco in Lamis; non si può parlare di una vera e propria rosa di giocatori perché il nuovo Foggia è un vero cantiere aperto dove arrivano ragazzi, si allenano, restano in prova e magari vengono scelti. A tutto ciò si aggiunge che, secondo le regole della serie D, bisognerà formare una squadra che abbia la possibilità di schierare in campo, durante l’arc dei 90 minuti, almeno 4 “under”, cioè quattro giovani che siano nati dal 1992 in poi e per l’esattezza in campo dovranno scendere un 92, due 93 ed un 94.
Ed il 19 agosto del 2012 tornano a sventolare le bandiere rossonero nel cielo di Termoli, nella prima partita ufficiale del nuovo Foggia in Coppa Italia. Quelle bandiere, dopo mesi di tribolazioni, di speranze, di delusioni, di rabbia, di gioia rappresentano la volontà di non mollare, di andare avanti di provare a ripartire dal basso, da una categoria che per storia non ci appartiene ma che può rappresentare l’alba di un nuovo giorno, l’inizio di un percorso che possa darci almeno la speranza di tornare ad emozionarci per una palla che rotola in un campo verde.
Il risultato ha poca importanza, il Foggia perde per 2-1 con una rete di Giglio nel finale ma in questa serata l’emozione delle bandiere rossonere è più che sufficiente.
Questa la prima formazione dell’ACD Foggia Calcio in quel di Termoli: Micale, Basta, Villani, Berardi, Loiacono, Digno, Coccia, Palazzo, Giglio, Agostinone, La Torre (dal 75’ De Vivo)
Nel frattempo il Foggia regala ai propri tifosi un’altra perla, Christian Agnelli, foggiano di nascita, cresciuto calcisticamente in casa nostra e che va ad arricchire quel progetto che, a partire da Padalino e Di Bari, vuole sempre più sposare il concetto di foggianità e quindi si parte con una rosa che vede le presenze anche di Marcello Quinto ed Antonio La Porta oltre quelle che avevano già preso parte alla gara contro il Termoli.
E venerdì 31 agosto, alla vigilia della prima di campionato, nel piazzale antistante lo stadio Zaccheria viene presentato a Foggia il nuovo sodalizio rossonero, con lo staff dirigenziale, quello tecnico e la rosa completa dei calciatori. La serata viene arricchita con le presenze di Stefano Bucci, di Pio e Amedeo e dei Tavola 28 che incideranno un nuovo inno per questo nuovo percorso che viene definito dalla nuova società… TUTTA UN’ALTRA STORIA!
(fonte: Da Zeman alla D con la stessa passione di Alberto Mangano)