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Il murales di Piazza Italia

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Il murales realizzato su una facciata del Palazzo degli Studi

Il murales realizzato su una facciata del Palazzo degli Studi

Il 10 marzo del 1976, cominciano i lavori del grande murales del Palazzo degli Studi a Foggia. L’opera verrà chiamata “Chile” e realizzata da un collettivo di artisti locali che si firmeranno “Brigada Pablo Neruda”

Il grande murales disegnato sul Palazzo degli Studi di Foggia nel 1976 da un collettivo di artisti che annovera anche il pittore, disegnatore, scultore, scenografo, regista Giovanni Albanese, è la storia di libertà di un popolo: quello cileno.

La storia: L’esperimento di una inedita coalizione politica tra democristiani, socialisti e comunisti varata da Salvador Allende in Cile fu battezzata in Italia con il nome “salsa cilena” con tono sarcastico e dispregiativo. Quella “salsa” non fu affatto gradita dall’amministrazione americana del Presidente Nixon che si mobilitò con tutte le forze per cancellarla, temendo che quel governo socialista potesse contagiare l’America del Sud e mettere in discussione l’influenza statunitense su quella parte del mondo. In questo contesto maturò il colpo di Stato che abbattè con la violenza il governo democratico di Salvador Allende e impose in Cile una violentissima dittatura guidata, per circa un ventennio, dal Generale Pinochet. L’11 settembre 1973 , mentre i militari davano l’assalto alla Casa Rosada, il Presidente Allende si suicidò con un colpo di pistola, dopo aver scritto un messaggio disperato alle forze democratiche del mondo libero. Ebbe così inizio quella tragedia cilena che con torture sanguinarie ed oltre 30.000 morti spense gli entusiasmi accesi in tutto il mondo tra giovani di diverse tendenze politiche che avevano fatto della Libertà e della Democrazia due punti saldi ed inalienabili per un mondo migliore. Quelle tristi vicende furono seguite in tutto il mondo occidentale con interesse e sofferenza, animando un dibattito di alto profilo politico sui massimi sistemi: conservazione, rivoluzione e via cilena! A Bernalda, in Basilicata, si decise di tematizzare la festa dell’Unità svoltasi nei primi giorni di agosto del 1974 invitando il gruppo degli Inti Illimani, un gruppo musicale di giovani cileni che si erano trovati in Italia all’epoca del golpe e che non aveva potuto più far ritorno in patria, stante la dittatura militare! Il concerto degli Inti Illimani ebbe un successo enorme. Richiamò giovani da tutta la Basilicata, dalla Puglia, dalla Calabria e persino dalla Sicilia. L’accoglienza e l’ospitalità colpì quei giovani musicisti in modo davvero eccezionale. Forse non immaginavano di essere diventati loro il simbolo di un popolo che soffre e lotta per la libertà. Si fermarono a Bernalda per alcuni giorni dopo il concerto, ospiti nelle case dei giovani comunisti e delle loro mamme che fecero sentire tutto il loro caloroso affetto a quei giovani profughi. L’attenzione alla questione cilena fu viva negli anni successivi. Tanto da lasciare traccia nella smossa sensibilità anche dei giovani artisti foggiani, con un murales disegnato sul Palazzo degli Studi di Foggia.

Il 6 novembre del 1994 il murales verrà ripitturato

(fonte: ilmattinodifoggia.it)