22 marzo 1731 – Apparizione della Madonna dei Sette Veli
“Nel giovedi santo, 22 Marzo 1731, il reverendo Arciprete della maggior Chiesa Don NIcolò Guglielmoni in una al Capitolo si recò nella chiesa de’ Cappuccini per fare atto di omaggio alla Vergine, e celebrarvi la messa – Mentre la moltitudine era tutta intenta col pensiero e con gli occhi alla sacra Icona, e pregava e piangeva, apparve per la prima fiata il celeste e vivo volto di Lei da quel vano in forma di disco, ch’è formato sui drappi, onde si adorna il Tavolo – Annunziata appena tal visione, tutto il popolo sparso in diversi punti della campagna accorre, e con impeto vuole penetrare nella chiesa – Ad evitare confusione e tristi conseguenze si prese il partito di ergere fuori la chiesa un’altare provvisorio, sul quale venne collocata la Icona Vetere – Si principiò intento il Sacrifizio della messa, ed allorchè s’intuonò il cantico <<Gloria in Excelsis Deo>> ecco incontrarsi gli sguardi di tutti col benedetto ed amoroso volto della Vergine – Le grida universali echeggiarono per ogni dove, ed infinite lagrime di gioia e di tenerezza rigarono le guance degli affettuosi divoti”.
“Il popolo e le autorità locali di ogni grado, ginocchioni innanzi all’altare, dopo aver osservato e verificato il portento, adorarono le sembianze della Regina degli Angioli, che per qualche tempo restò visibile, diffondendo, come iride di paradiso, copiosi raggi di celestiale splendore – I cittadini allora incoraggiati dall’augusta presenza, respirarono a guisa del naufrago, che mentre sta per essere sommerso dalle onde di burrascoso mare, giunge, quando meno sel crede, a mettere piede sulla riva”.
(Da: Relazione della Festività celebrata in Foggia il dì 24 Maggio 1882 per il primo centenario dell’incoronazione del Sacro Tavolo di Maria SS. Dell’Icona Vetere o De’ Sette Veli Foggia – Stabilimento tipo-litografico Polllce – 1882)