La Foggia che ci piace raccontare
Esistono delle tragedie che avvengono all’improvviso, vigliaccamente, che mietono vittime a centinaia, che spezzano speranze, progetti e un terremoto agisce proprio così, infischiandosene di tutto e tutti.
Succede quindi che nel cuore della notte crollano soffitti ed accanto a gente che non c’è più, ce ne è tanta altra che perde tutto, che vive per strada apparentemente senza futuro e prospettive.
Accanto a queste tragedie esiste un mondo che ti stupisce, quello della solidarietà e del conforto che si mette in moto ogni maledetta volta che se ne senta la immnemte necessità.
Anche questa volta la città di Foggia si distingue per generosità e dedizione: una città con mille problemi, che va avanti tra mille difficoltà, ma che senza nemmeno un minimo di coordinazione, riesce spontaneamente ad organizzare una raccolta di generi di prima necessità da inviare alle popolazioni sfortunate, facendo partire in modo ordinato camion, camioncini, furgoni e furgoncini tutti diretti verso i centri colpiti dal terremoto.
Sono tanti in città i centri di raccolta, sono tanti i volontari che organizzano, raccolgono, sistemano, catalogano senza la spinta di nessuno, ma solo con la voglia di sentirsi utili, determinanti, magari pure restando invisibili.
Ancora una volta questa città riesce a dare il meglio di sè, ancora una volta questa città lascia stupiti tutti ed una volta tanto, al pari di tantissime altre realtà italiane, meriterebbe titoli a caratteri cubitali, così come avviene quando a Foggia avvengono episodi di criminalità: Foggia non è solo quella, Foggia è anche quella!
Alberto Mangano