Chi dentro e chi fuori lo stadio
Ci sono delle cose che spesso ti inducono a riflettere perchè non le comprendi all’istante, perchè le trovi inverosimili.
Quando non si conoscono a fondo i fatti, quando ti muovi tra i “sentito dire” rischi di non poter analizzare i fatti, di non poterti cimentare a individuare colpevoli e vittime, ma certo vedere che esistono ancora individui che, nonostante spranghe e mazze vengono comunque scortati sin dentro lo stadio e contemporaneamente c’è gente come Franco Sannella a cui viene impedito di entrare nello stadio, merita degli approfondimenti.
La gente per strada si chiede cosa avrà fatto di peggio un dirigente che, dopo un viaggio a Cosenza, si ritrovava fuori dello stadio perchè senza il normale accredito riservato alla società ospite? Ripeto, non si possono dare giudizi sommari senza conoscere i fatti, ma in questo calcio gestito dalle tessere dei tifosi, dalle gabbie per i tifosi ospiti, dalle perquisizioni all’entrata, succede che qualcuno mette sottosopra una città in maniera irrispettosa, nello stesso giorno in cui il proprietario di una società, colui che ha permesso che si possa svolgere quello spettacolo, è costretto a rimanere a casa.
Purtroppo a Foggia piove sul bagnato dopo una squalifica esemplare per i noti fatti della gara Foggia Pisa, una settimana dopo l’ospitalità riservata proprio ai dirigenti foggiani, costretti a vedere la partita dalla curva.
Aspettiamo di conoscere i provvedimenti e le motivazioni, nella speranza che chi ha riportato il calcio a Foggia non perda l’entusiasmo e la voglia di continuare a portare avanti la baracca.
Alberto Mangano