da: La Gazzetta del Mezzogiorno del 21 maggio 1931

La notizia di un miracolo, che sarebbe avvenuto questa mattina nella chiesa della Madonna delle Grazie, nei pressi di via Manzoni, ha posto a subbuglio la popolazione.

Questa mattina, verso le 9, il sagrestano della chiesa, dopo averne aperta la porta, usciva un momento all’aperto per sbrigare alcune faccende. Ma, fatti pochi passi, udiva suonare le campane, quantunque egli fosse ben certo che la Chiesa, aperta solo qualche minuto prima, fosse deserta.

Stupito per l’avvenimento, rientrava immediatamente in Chiesa. Ma quivi un prodigio maggiore lo attendeva. Direttosi verso l’altare maggiore il sagrestano – secondo le sue asserzioni – vedeva gli occhi della immagine muoversi a varie riprese. Atterrito dal prodigio egli cacciava un grande urlo, a cui varie persone accorrevano. Anche i nuovi venuti constatavano il fenomeno e si prostravano in atto di adorazione, mentre un grande raggio di luce illuminava improvvisamente la chiesa.

Le grida di coloro, che erano entrati nel frattempo nella chiesa, richiamavano l’attenzione di tutte le famiglie circonvicine. In breve tempo il tempio si riempiva di gente ansiosa di contemplare il prodigio, mentre la voce del miracolo si spargeva per la città.

Enorme, intanto, diventava la ressa del popolo che minacciava di diventare pericolosa, sicchè la forza pubblica era costretta a chiudere la chiesa, che faceva piantonare dagli agenti.

Nulla si può dir di sicuro sul presunto miracolo. Gli abitanti del rione gridano al miracolo e non sono pochi quelli che asseriscono di avere contemplato con i propri occhi il prodigio.

Quanto al sacrestano, egli, con la sua aria attonita, col suo stupore e, soprattutto, con la sua sincerità che si legge sul suo viso, spergiura di avere assistito ad un autentico miracolo.

L’autorità ecclesiastica non si è pronunziata, riservandosi di indagare ampiamente sulle circostanze.