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Cenni su alcuni personaggi foggiani

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Spesso un nome e un cognome sono associati ad una via, ad un palazzo della nostra città e poco ci dicono sui personaggi che hanno meritato di essere ancora ricordati dopo tanto tempo. In questa pagina si vogliono dare pochi spunti biografici di alcune persone illustri di Foggia in modo da non doverli ricordare solo perchè legati ad un semplice indirizzo.

PASQUALE MANERBA: Uomo versato nella erudizione istorica e canonico della Chiesa maggiore di Foggia fu il primo che scrisse delle “Memorie sulle origini della città di Foggia e sua maggiore Chiesa”. Quest’opera fu pubblicata nell’anno 1798 e secondo alcuni è da attribuirsi all’Abate Pelliccia.

FRANCESCO SAVERIO MASSARI: Nacque in Foggia nel 1750. Uomo a cui la natura donò una spontanea vena poetica. Fu oltre che poeta oratore di gran valore.

GIANGAETANO DEL MUSCIO: Fu Arcivescovo di Manfredonia, matematico illustre, cattedratico di fisica sperimetale  presso la regia Università di Napoli. Nacque in Foggia il 14-2-1746. Si addormentò nella pace dei giusti il 24 dicembre 1808.

GENNARO VALENTINI: Dottore di diritto civile e di diritto canonico, fu anche studioso di lingue e di scienze fisiche. Pubblicò nel 1799 un trattato di fisica per utili esperimenti. Nacque a Foggia da Saverio Valentini nel 1734 e morì nel novembre 1793.

ALFONSO MARIA DEI MARCHESI FREDA: Versatissimo nelle scienze teologiche, venne elvato alla dignità Episcopale con bolla di Pio VI su proposta di Ferdinando IV di Borbone. Nacque a Foggia il 10-11-1740 e morì il 12 agosto 1817.

BARTOLOMEO GRANA: Coltivò le discipline legali; di ingegno vivo e versatile, si mostrò splendidissimo nelle poesie giocose. Fu Presidente della Società Economica. Morì all’età di 82 anni  e precisamente il 14 marzo del 1831.

RAFFAELE ROSATI: Versato profondamente negli studi biblici, nacque a Foggia il 7 Gennaio 1814 e qui morì probabilmente il 19 luglio 1831 allorquando aveva compiuto la biografia dei Pontefici fino a Papa Pio VIII, e quella dei Sovrani di Francia fino a Luigi XVIII.

MICHELE AZZARITI: Filosofo e pubblicista. Scrisse molte opere fra le quali “Dizionario ragionato del codice per il regno delle Due Sicilie” e il “Trattato sui locali di pena e di custodia”. Nacque a Foggia nel settembre del 1762 e morì di colera nel luglio del 1837.

SALVATORE LETTIERI: Sacerdote esemplare. Fu maestro nelle scienze teologiche, Canonico della Collegiale di Foggia e nel 1818 fu consacrato Vescovo  di Castellaneta. Nacque a Foggia il 6 giugno 1780 da Pietrantonio Lettieri negoziante e da Maddalena Ricciardi. Morì il 6 ottobre 1839.

EMILIO PATRONI: Di prodigiosa memoria, fu letterato e poliglotta. La sua opera “Sepulcretum amicabile” gli dette un posto accanto al Mazzocchi e al Campolongo. Apparteneva alla famiglia Venitucci e prese il cognome di chi lo adottò.

SAVINO TOMMASO BICCARI: Fu canonico del Capitolo Collegiale della Basilica di Foggia. Grande oratore, rinunciò ben tre volte agli onori dell’Episcopato. Lasciò manoscritti due quaresimali e panegirici di gran valore. Nacque a Foggia il 27 febbraio 1751 da Paquale e Donata Cersi, morì l’11 dicembre 1840.

GIUSEPPE MELE: Nacque il 16 aprile 1776 dai coniugi Vincenzo Mele e Maria Saveria D’Aurelio. Discepolo di Giuseppe Rosati, studiò con immenso profitto la geografia e le scienze fisiche e geometriche. Fu ecclesiastico di grandi virtù. Scrisse un libro di trigonometria e un compendio della geografia universale del Guttriè. All’età senile divenne canonico e morì il 4 ottobre 1848.

VINCENZO RAHO: Nacque il 5 luglio 1788 da Gesualdo e Lucia Biccari. Medico valente nel settembre del 1836 accorse a Rodi Egeo per studiare il colera asiatico che aveva invaso quella regione. Anche la Corte di Napoli lo consultò per la grave infermità di Leopoldo, principe di Salerno. Morì in Napoli il 15 marzo 1851.

NICOLA DE LUCA: Nacque da Domenico ed Emilia Della Rocca il 30 aprile 1776. Grande Magistrato, fu prima Giudice della Gran Corte Civile di Trani, quindi Procuratore Generale presso la Commissione dei rei di Stato di Napoli ed infine Vice Procuratore della Corte Suprema di Giustizia di Napoli. Quivi morì il 29 ottobre 1851.

BARTOLOMEO BACULO:  Nacque a Foggia il 26 febbraio 1796 da Vincenzo e Saveria Maggio. Morì in Ariano l’1 luglio 1855. Fu dottore in medicina e tenne per molti anni la Cattedra di Agricoltura, la stessa che diresse l’insigne Giuseppe Rosati. Scrisse un opuscolo su “Cholera morbus in Rodi”. Fu decorato della medaglia d’oro dal Real Governo.

ANTONIO DE LUCA: Nacque in Foggia da Domenico ed Emilia Della Rocca il 18 aprile 1780 e morì in S. Germano nel dicembre 1862. Predilesse la carriera militare; prese parte alla spedizione di Roma del 1798 e nel 1827 divenne capitano della Corte Marziale di Foggia. Nel 1859 fu promosso generale di brigata.

DOMENICANTONIO PATRONI: Figlio di Emiddio e di Grazia Maria Tortora predilesse la carriera amministrativa: Pubblicò parecchi lavori letterari e scientifici; fece molti studi sulle leggi del regno di Napoli e pubblicò alcuni volumi in idioma francese.

CASIMIRO PERIFANO: Figlio di Antonio, di origine greca, e di Carmela Spano di Lucera, nacque nei primordi del secolo XVIII. Fu versatissimo nelle scienze naturali, nella storia, nelle discipline legali. Fu per molti anni bibliotecario. Morì in Napoli nel 1848. Tra le opere da lui scritte vanno menzionate: “Diomede in Puglia”, “Cenni storici della città di Foggia”, “L’Incoronata di Puglia”, “Elementi di storia naturale”.

FRANCESCO PAOLO LETTIERI: Nacque il 4 novembre 1806 dai coniugi Andrea e Grazia Gallo. Fu consacrato sacerdote dal Vescovo Mons. Caputo di Lecce. Dopo un periodo di permanenza a Foggia quale sub-Economo della Chiesa di San Giovanni Battista, fu chiamato a Salerno quale uditore nel 1842, quindi canonico e da ultimo fu elevato alla dignità di Vescovo di S. Agata dei Goti  nel 23 marzo 1855. Morì il 24 giugno 1869.

VINCENZO CELENTANO: Nacque a Foggia da Ignazio e Maddalena Celentano l’11 settembre 1803. Genio poetico, di vasta cultura letteraria, studiò legge. Fu Sindaco di Foggia dal 1856 al 1858. Tra i vari suoi scritti va ricordato la traduzione del Salmo “Il Miserere”. Morì il 5 settembre 1869.

NICCOLO’ BORRELLI: Nacque a Foggia da Ferdinando e Caterina Basolini il 14 febbraio 1814. Figlio di un mandriano si elevò dal nulla, vestì l’abito del Calasanzio e compì gli studi risultando maestro di umane lettere. Dettò letteratura nel Collegio di S. Carlo alle Mortelle, quindi insegnò nel Collegio Nazzareno di Roma e infine fu chiamato in Corte quale insegnante dei figli del Re  dal 1857 al 1860. Morì il 30 luglio 1872 a Boxschachorberg (Svizzera).

DOMENICANTONIO BERARDI: Nacque a Foggia il 4 aprile 1819 da Gennaro ed Amalia Collicini. Fu clinico espertissimo , accorse in S. Severo quando il feroce morbo del Gange seminava colà vittime. Fu colto dalla morte il 27 luglio 1875.

SALVATORE BALDASSARRE: Nacque a Foggia il 22 settembre 1853. Si laureò nel 1873 in medicina e chirurgia veterinaria, nel 1879 in scienze agrarie. Fu nominato professore di zootecnia e di giurisprudenza veterniaria della Scuola superiore di Torino. Fu Direttore Capo della Divisione Zootecnica del Ministero di Agricoltura; appartenne a svariate Accademie  e Istituti Scientifici. Pubblicò molte opere sulla zootecnia e sullo studio degli animali.

BARTOLOMEO BELVEDERE: Della Compagnia di Gesù nacque a Foggia e fiorì nella prima metà del secolo XVII. Fu teologo e predicatore famosissimo, tanto che Cosimo II volle chiamarlo col cognome di Belsentire. Domenico Cesario lo definì uno dei primi oratori sacri del secolo. Morì di peste in Napoli nel 1656.

DOMENICO CALDARA: Nacque a Foggia da umile famiglia nel 1814. Fin da bambino fu incline al disegno; ancora quindicenne, infatti, nel 1829 per un acquerello che fece al conte Varo, fu da questi mandato a Napoli a studiare nella Regia Accademia di Belle Arti. Dipinse la volta del salone di casa Siniscalchi raffigurande Apollo con le muse sul Parnaso. Disegnò nell’album della regina Maria Teresa “L’apparizione di Cristo a S. Teresa”; dipinse la “Gloria di S. Vincenzo Ferreri” per incarico di Re Ferdinando.  Con decreto del 23 ottobre 1854 fu nominato professore del Regio Istituto di Belle Arti di Napoli. Il 24 maggio 1859, per ordine della regina Maria Teresa, ritrasse a grandezza naturale il volto del re sul suo letto di morte nel Palazzo reale di Caserta. Molti dipinti di gran valore si conservano in Napoli. Allorquando cadde il Governo  Borbonico, che egli non volle seguire in  esilio, il grande Domenico Caldara si ridusse in desolata miseria. Morì in Napoli nel 1897.

VINCENZO CAPOZZI: Letterato e poeta, nacque a Foggia il 6 aprile 1824. Fu il primo preside del Liceo Lanza. Scrisse canti che furono pubblicati a Firenze; occupò molte cariche onorofiche. Morì il 7 febbraio 1890.

BARTOLOMEO CARELLI: Nacque a Foggia nella seconda metà del secolo XVIII. Eminente avvocato dotato di  pronto ingegno e di una facile parola esercitò l’arringa forense nel Tribunale di Capitanata. Scrisse pregevoli articoli e numerose alligazioni forensi che lo resero famoso.

PASQUALE FUIANI: Filosofo e oratore, nacque a Foggia nel 1833.  Divenuto sacerdote raggiunse ben presto la dignità di Arcidiacono del Capitolo di Foggia. Insegnò filosofia a Siracusa e Foggia e quivi fu Rettore del Seminario e nel contempo Preside del Liceo Lanza. Per ben due volte rifiutò l’altissimo seggio episcopale. Morì a Roma nel giugno del 1889.

FRANCESCO RICCIARDI (Conte dei Camaldoli): Nacque a Foggia il 12 giugno 1758, morì a Napoli il 17 dicembre 1842. Fu valente avvocato, specie in materia feudale. Ricusò di far parte della Commissione legislativa partenopea, ma sotto Giuseppe Buonaparte e il Murat fu primo Consigliere di Stato e dal 4 novembre 1809 gran Giudice ossia Ministro di Giustizia e come tale pubblicò i nuovi codici. Da re Giuseppe accettò un seggio nell’Accademia delle Scienze e dal Murat il titolo di Conte dei Camaldoli. Dopo la restaurazione si ritirò a vita privata. Nel 1820 tornò al Ministero della Giustizia, che poi, fatto segno alle accuse del Parlamento dovette abbandonare nel dicembre. Il nome del Ricciardi si incontrò nel tentativo che fu fatto nel 1831 per indure Ferdinando II a modificare il suo sistema di Governo.

 NICOLA DI BARTOLOMEO: Rinomato scultore fiorì nel 1262. Si ricorda di lui l’opera il busto di Silgegaita che gli acquistò encomi dei più grandi del suo tempo.

Da sito internet  unito.it (Università di Torino on line)

ll programma del corso di storia medioevale prevede: “L’eredità sveva nella scultura italiana del duecento, Nicola Pisano e Nicola di Bartolomeo da Foggia” 

Da altro sito

Il grande imperatore Federico II fece erigere a Foggia, sua inclita sede, un fastoso palazzo residenziale progettato dal protomagister Bartolomeo da Foggia al cui cantiere avrebbe lavorato il figlio  Nicola di Bartolomeo da Foggia. Di quest’ultimo si conoscono importanti opere come il palazzo Ruffolo di Ravello (Na) ed il famoso busto-ritratto di Sigilgaiga Ruffolo che si conserva presso la Cattedrale di Ravello.

TINA BALDASSARRE: Pochi sanno, specie fra le giovani generazioni, che a Roma, fra coloro che dopo aver furoreggiato sulla ribalta canora hanno dedicato la propria esistenza alla missione dell’insegnamento del canto, figura tuttora la nostra valorosa concittadina Tina Baldassarre soprano lirico.

La Baldassare oriunda della terra del Bona e del Mascagni ebbe i suoi natali in Foggia e fin dalla fanciullezza esprimeva la sua particolare preferenza al canto e alla scena lirica. Ella ebbe il memorabile suo debutto al nostro Teatro Dauno  (dal 1928 intestato al Giordano) nella magnifica opera cileana “Adriana di Lecouvreur” e il successo fu talmente trionfale che ella prese i voli per tutte le parti del mondo, senza più ritornare a Foggia.

 (a cura di Raffaele De Seneen)