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Il parcheggio della Maddalena

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da: La Gazzetta del Mezzogiorno del 12 novembre 1976

Il titolo della Gazzetta del Mezzogiorno

Il titolo della Gazzetta del Mezzogiorno

Il nuovo parcheggio “della Maddalena” è ormai quasi sistemato. Mancano soltanto alcuni “ritocchi” ma i lavori possono ritenersi completati. Sorge in fondo a via Saverio Altamura, quasi all’incrocio con via della Repubblica, e può consentire la sosta contemporanea di circa 150 automezzi.

La realizzazione è stata possibile per l’iniziativa e l’interessamento della civica amministrazione nell’intento di dotare il centro urbano di Foggia di adeguati posteggi per i veicoli, specie in adiacenza alle strade più importanti ed impegnate dalla circolazione.

L’area, estesa su circa 3000 metri quadrati e residuata dall’abbattimento di un antico convento distrutto dagli eventi bellici, è stata opportunamente spianata ed asfaltata. Inoltre si è provveduto alla costruzione di pozzetti, canali e caditoie per il regolare deflusso delle acque piovane, alla formazione della cassicciata ed alla sagomatura del parcheggio: tutto ciò per ottenere condizioni di sfruttamento e di esercizio ottimale ed al massimo della funzionalità con qualsiasi tempo.

L’importo dell’opera è stato di 10 milioni e mezzo. Il parcheggio viene già utilizzato e rappresenta una importante infrastruttura, tra le molte studiate e programmate, nel quadro di una sempre più capillare regolamentazione del traffico cittadino, specie per quanto riguarda la possibilità di dotare l’abitato di zone idonee alla sosta delle auto, tanto più ai margini della parte “centralissima” di Foggia. Il nuovo posteggio, infatti, assume particolare rilievo proprio perché ubicato al limite della prevista “isola pedonale” e quindi ai confini immediati di una vasta fascia dell’agglomerato urbano che si vuole risparmiare alla circolazione veicolare.

Non solo, ma lo spiazzo appena sistemato sul suolo della ex Chiesa della Maddalena, per la sua posizione – quasi nel mezzo dell’antico “Piano delle Fosse”, ormai cancellato dall’invasione di moderni edifici – vicinissima alla storica via Arpi ed alle zone che furono dimora prediletta di Federico II (vero nucleo originario della “vecchia Foggia”), è destinato d’ora in poi ad assumere valore ed utilità estremamente rilevanti: rappresenterà, difatti, un “punto di sosta” prezioso per quanti, volendo addentrarsi nella parte antica della città avranno bisogno di lasciare la propria auto in un luogo vicino, quasi al confine con la stessa.

Tuttavia, al di là di ogni considerazione di ordine storico e turistico, la nuova area di sosta serve più praticamente a “scaricare” il centro della città dai difficili problemi connessi alla necessità di lasciare le auto in parcheggio. Risolve quindi una importante questione di ricettività, offre maggiore spazio in un posto vitale di Foggia, dove a volte è addirittura impossibile parcheggiare i propri mezzi, tenuto conto che  dei numerosi “divieti di sosta” che da tempo sono estesi ad entrambi i lati di corso Vittorio Emanuele, corso Cairoli e di parte di piazza Giordano.

Il posteggio della Maddalena, tra l’altro, si trova proprio in prossimità di queste arterie principali dove è proibito fermarsi con gli automezzi; strade e piazze che pullulano di negozi e che perciò risultano le più impegnate dal traffico cittadino. Un parcheggio, dunque che ci voleva, e che almeno parzialmente riesce ad alleviare … le molte pene degli automobilisti in cerca di uno spazio, di un buco, di un pezzetto di suolo libero dove lasciare la propria vettura senza il rischio di trovare, al ritorno, un quadratino di carta infilato dai vigili nel tergicristallo: un fogliettino che significa “cinquemila lire di multa da pagare”, volenti o nolenti.