La camionabile Roma – Molise – Puglia
Il 1953 fu l’anno in cui sembrava oramai realtà una grande autostrada che congiungesse Foggia con Roma via Lucera- Campobasso-Frosinone. La stampa dell’epoca parlava di una ”Camionabile Roma –Molise –Puglia” e, secondo le cronache riportate sui quotidiani e settimanali, sarebbe dovuta essere lunga quasi 600 km con un costo inferiore a 50 miliardi di lire. Il progetto prevedeva due corsie per ogni senso di marcia: “..per consentire il comodo sorpasso in velocità e Una larghezza di 7 metri per carreggiata con una fascia centrale spartitraffico di 2 metri sulla quale cresceranno folti cespugli per impedire l’abbagliamento notturno” (resoconto de: Il Foglietto di Foggia del 13 agosto 1953- da www internetculturale.it).
Sulla “prossima” realizzazione dell’importante opera, dopo vari incontri che si erano tenuti a Foggia e Roma tra i rappresentanti parlamentari e amministratori delle città interessate, fu indetta una conferenza stampa in Roma dal Presidente della locale Provincia, (Prof Sotgiu) per annunciare le iniziative per la realizzazione della …”grande strada che, attraverso la Capitale servirà a collegare i porti del Tirreno e del basso Adriatico…” E, continuava, il Prof. Sotgiu: “..Questa nuova moderna strada Consolare sarebbe la prima via di comunicazione transappenninica, destinata a valorizzare i traffici economici oggi legati ad inadeguate comunicazioni..” Era il 1953! E si parlava già di traffici inadeguati..
Il 1^ Ottobre del 1953 nel corso di un importante convegno di Parlamentari Dauni, a Foggia, per discutere della “rinascita del capoluogo e della provincia” (roba d’altri tempi…purtroppo!) si tornò a parlare, tra l’altro, della “camionabile Puglia Molise” come di una priorità per lo sviluppo della Capitanata. Nell’ occasione fu riconosciuta la necessità di insistere ad ogni livello, sulla nuova autostrada, anziché sulla linea ferroviaria Puglia-Roma, Via Molise, obiettivamente più difficile e costosa da realizzare. Nel convegno si decise di concordare con quanto già deciso a Roma precedentemente e di dare il proprio assenso acchè fossero avviati i lavori per il primo tronco, quello centrale, della nascente strada: Frosinone-Molise-Foggia.
Ma “l’agguato” era dietro l’angolo…. Infatti solo qualche giorno prima, il 25 settembre, in un dibattito dell’associazione Ingegneri e Architetti della provincia di Bari, sul tema delle nuove autostrade (guarda caso..), si discusse, molto campanilisticamente, circa l’opportunità che un nuovo collegamento fra Puglia e Capitale dovesse essere effettuato passando per Napoli o attraverso il Molise ( indovinate come è finita.?)
Bene fece, seppur con scarsi risultati, purtroppo, il solito “Foglietto”, il successivo 8 ottobre del 53, a scrivere un articolo nel quale metteva in guardia e si invitava a “Vigilare per la tutela di Foggia e dei suoi interessi”, proprio sull’importanza che in futuro avrebbero assunto le autostrade nel Mezzogiorno. L’articolo venne redatto dopo una riunione indetta dall’amministrazione provinciale di Napoli con i rappresentanti delle regioni del sud, per l’esame della problematica stradale e autostradale del mezzogiorno, in vista dell’erogazione dei cospicui fondi per realizzare le suddette opere.
Così concludeva l’articolo suddetto: “…Sarà necessario seguire con vigile premura lo sviluppo della pratica ( sui futuri progetti n.d.a.) e tutelare gli interessi di grave nocumento per Foggia, al fine di conservare la sua attuale posizione di nodo strategico stradale tra Nord e Sud ed evitare che nei progetti delle Autostrade e delle Camionabili sia ingiustamente tagliata fuori come pare si voglia fare..” Parole profetiche, queste. Tutti sappiamo poi com’è andata a finire. Non solo niente “Autostrada Puglia-Molise-Lazio”, ma, in barba a tutti i foggiani, l’Autostrada A16, (Napoli-Bari) venne fatta passare a ben 40 km dalla nostra città e, per anni, il casello autostradale di Candela fu raggiungibile solo attraverso la vecchia, pericolosa e dissestata “Foggia –Candela”. Infine, ciliegina sulla torta, anche lo storico e importante collegamento ferroviario da e per Roma presto diventerà un “vecchio” articolo da leggere su qualche giornale d’epoca…
(Salvatore Aiezza)