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Le Confraternite a Foggia

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Reale Arciconfraternita della SS.ma Annunziata sotto il titolo di San Giovanni Battista

Reale Arciconfraternita della SS.ma Annunziata

Reale Arciconfraternita della SS.ma Annunziata

Le sue origini risalgono al XV secolo, anche se la concessione alla confraternita, da parte del Capitolo della Collegiata, di una cappella dedicata all’Annunziata, attigua all’attuale Cattedrale, risale all’11 gennaio 1511. Con bolla di Innocenzo XIII del 2 agosto 1722 il sodalizio fu aggregato all’Arciconfraternita del SS.mo Nome di Maria di Roma. Con diploma Reale del 21 marzo 1733 ottenne il Regio Assenso sulle regole e fu posta sotto la protezione reale. L’8 agosto 1857 re Ferdinando II (insignito come Ferdinando I e Francesco I del titolo di Prefetto perpetuo della confraternita), elevò il sodalizio ad Arciconfraternita. Quasi estinta negli ultimi decenni di questo secolo, l’Arciconfraternita è tornata a nuova vita il 14 marzo 1999 con l’ammissione di 30 nuovi confratelli.

Sede: La confraternita abbandonò la sua antica sede nel 1618, a causa dei rapporti conflittuali col Capitolo della Collegiata, ma trovò nuove difficoltà di rapporti anche nella chiesa di San Giovanni (appartenente alla Commenda dell’Ordine Gerosolimitano) in cui ottenne di trasferirsi: su un terreno concesso dal Viceré di Napoli nel 1706, costruì perciò una nuova chiesa (l’attuale San Giovanni Battista) che fu ancora una volta costretta ad abbandonare nel 1830, con l’erezione della nuova parrocchia. Trasferitasi nella chiesa di San Domenico, l’Arciconfraternita tornò nella chiesetta dell’Annunziata solo all’indomani dell’Unità d’Italia, con l’espulsione delle Suore dell’omonimo monastero per effetto della legge del 17 febbraio 1861.

Abito: ( Camice di tela bianca;   Cingolo di seta azzurro, terminante con due nappe; Mozzetta di seta celeste con cappuccetto, orlata di ermellino)

Pia Unione Sant’Antonio

Pia Unione Sant’Antonio

Pia Unione Sant’Antonio

Nella Chiesa di san Pasquale Baylon, oltre al Terz’Ordine Francescano , fiorisce la Pia Unione Gioventù Antoniana eretta il 28 febbraio 1900 per opera di Raffaele Tonti in collaborazione del Padre Generale dei Frati Minori, P. Bonaventura D’Augelli.

Essa si propone di promuovere il culto del S. Taumaturgo di Padova, del quale ogni anno ne celebra la festa anche con pompa esteriore.

I religiosi pubblicano un foglio mensile intitolato “Azione Francescana”.

 Sede: è ospite nella Chiesa di San Pasquale Baylon.

Abito: Giacca e pantaloni neri; Camicia e papillon bianchi; sul risvolto della giacca, a sinistra, è appuntato il distintivo del Terz’Ordine Francescano, decorato con un cordoncino dorato e rigirato in tre o due occhielli (rispettivamente per il priore e i consiglieri) o bianco, rigirato in due occhielli, per i semplici confratelli.

Foto inviata dal sig. Antonio De Respinis e riguardano il padre Michele (al centro delle foto) che era il Priore della Pia Unione Sant'Antonio. Le foto sono del 13 giugno 1954.

Foto inviata dal sig. Antonio De Respinis e riguardano il padre Michele (al centro della foto) che era il Priore della Pia Unione Sant’Antonio. La foto è del 13 giugno 1954.

Sempre il sig. Antonio De Respinis invia questa foto scattata sempre nel 1954 dove è presente al centro il padre

Sempre il sig. Antonio De Respinis invia questa foto scattata sempre nel 1954 dove è presente al centro il padre

Preparazione dei panini durante la festa di S.Antonio; il primo da sinistra è il sig. Michele, il Priore, mentre il secondo è lo stesso sig.Antonio

Preparazione dei panini durante la festa di S.Antonio; il primo da sinistra è il sig. Michele, il Priore, mentre il secondo è lo stesso sig.Antonio; il quinto è Alfredo Morlino (fratello di Francesco Paolo); il settimo è Francesco Paolo Morlino (fratello di Alfredo); l’ottavo è Aldo Morlino (figlio di Alfredo); il nono è Michele Morlino (figlio di Francesco Paolo).

1951 - sulla destra il sig.Costanzo Pagliara, confratello della Pia Unione S.Antonio (foto inviata dal nipote Arturo Pagliara)

1951 – sulla destra il sig.Costanzo Pagliara, confratello della Pia Unione S.Antonio (foto inviata dal nipote Arturo Pagliara)

Arciconfraternita di Maria SS.ma del Carmelo

Arciconfraternita di Maria SS.ma del Carmelo

Arciconfraternita di Maria SS.ma del Carmelo

La Congrega del Carmine, costituitasi nel 1646, ebbe nel 1695 una prima Regola di 17 articoli, approvata dal vescovo di Troia e munita di Regio Assenso dal re Carlo II. Nel 1702 ebbe una seconda Regola, composta di 19 capitoli, approvata il 2 maggio 1702 da Mons. Emilio Giacomo Cavalieri e modificata il 13 dicembre 1822 da Mons. Michele Calmieri, entrambi Vescovi di Troia, mentre con decreto del 7 agosto 1858 fu elevata ad Arciconfraternita e il 4 giugno 1901 venne insignita dell’onore di Terz’Ordine Carmelitano. I confratelli in origine erano per la maggior parte muratori.

La festa del Carmine viene celebrata ogni anno con solenni funzioni liturgiche, processione e manifestazioni di giubilo popolare.

Sede: ha sede propria nella Chiesa Santa Maria del Carmine

Abito: sacco di tela marrone, stretto in vita da una cintura di cuoio dello stesso colore; mantello di tela bianca; scapolare del Terz’Ordine Carmelitano, orlato d’oro per il priore ed i membri del consiglio.

Arciconfraternita di Maria SS.ma Assunta in cielo sotto il titolo di San Biagio Vescovo e Martire

Arciconfraternita di Maria SS.ma Assunta in cielo

Arciconfraternita di Maria SS.ma Assunta in cielo

Nella Chiesa di S. Tommaso ebbe sede la Confraternita delle Cinque Piaghe di N. S. Gesù Cristo sotto il Patrocinio di Maria SS. Immacolata, fondata il 29 giugno 1744 e approvata con Regio Assenso del 7 aprile 1777.

Attualmente vi è l’Arciconfraternita di San Biagio, Vescovo e Martire; sembra che il titolo ufficiale di questo sodalizio sia: “Arciconfraternita di Maria SS. Assunta in cielo sotto il titolo (ossia la protezione) di S. Biagio Vescovo e Martire” e non “… di S. Biagio … sotto il titolo di Maria SS. …”

Come la precedente, essa fu istituita per iniziativa dell’Arciprete del tempo Don Niccolò Ferrari ed installata nella Chiesa di S. Tommaso, ottenendo il Decreto di canonica erezione in data 22 febbraio 1728 da Mons. Gian Pietro Faccolli, Vescovo di Troia.

Non ha Chiesa propria, essendo ospite della Chiesa Arcipetrale di S. Tommaso.

Ottenne il Regio Assenso con decreto del 31 marzo 1759 dal Re Carlo del Regno delle Due Sicilie e fu elevata ad Arciconfraternita con decreto del 7 agosto 1858 da Mons. Bernardino Maria Frascolla, primo Vescovo di Foggia.

Su sua richiesta, con lettera del Cardinale Giuseppe Renato del titolo di S. Lorenzo in Lucina, datata Roma 10 gennaio 1729, questo sodalizio fu aggregato e messo sotto la protezione dell’Arciconfraternita del Gonfalone o dei Raccomandati della Madonna, sotto il titolo della B. V. Maria nella Chiesa di S. Lucina in Roma e perciò resa partecipe delle indulgenze e dei favori spirituali a quella concessi. Inoltre per effetto di detta aggregazione essa partecipa anche alle grazie e ai meriti concessi ai Cappuccini nel 1578, ai Frati Predicatori nel 1269, dagli Eremitani di S. Agostino nel 1272, dai Frati Minori Conventuali il 25 dicembre 1585 e dagli Eremiti Camaldolesi del S. Eremo di Camaldoli il 13 ottobre 1587.

Nella Chiesa di S. Tommaso Apostolo, ad iniziativa dell’Arciconfraternita, vengono celebrate con solenni funzioni religiose la festa del suo Titolare: S. Biagio (ricorre il 3 febbraio. Protettore dei malati di gola, nella circostanza solenne i fedeli ricevono l’unzione col sacro olio sulla gola e dei piccolissimi tarallini: tradizione ormai secolare e consegnata alla memoria storica), giusta convenzione fatta con pubblico strumento , rogato il 26 settembre 1795 dal notaio Angelo Micella; per altra convenzione interceduta tra il Municipio di Foggia e la stessa Arciconfraternita, questa celebra ogni anno (13 e 14 agosto) la commemorazione del rinvenimento del S. Tavolo dell’Iconavetere, infine il 21 dicembre celebra la festa di S. Tommaso Ap. giusta strumento rogato il 22 febbraio 1728 dal notaio Francescantonio Del Conte.

Sede: è ospite nella Chiesa di San Tommaso Apostolo; ha un proprio oratorio, costruito a proprie spese, attiguo alla chiesa.

Abito:  Camice e cappuccio di tela bianca;  Cingolo di seta celeste; Mozzetta di seta bianco-avorio, con orlo, bottoni e colletto cremisi; Medaglione, dorato per il priore e argento per gli altri confratelli, sostenuto da un laccio dorato (per il priore e i membri del consiglio) o celeste (per gli altri confratelli) e terminante tra le spalle con una (confratelli), due (consiglieri) o tre nappe (priore).

Congregazione di Santa Monica e San Leonardo

Congregazione di Santa Monica e San Leonardo

Congregazione di Santa Monica e San Leonardo

Il titolo ufficiale è “Congregazione di Santa Monica e San Leonardo”. Essa fu eretta il 28 settembre 1597, al tempo di Papa Clemente VIII, nella Chiesa dei Padri Agostiniani. Quando per le leggi eversive del XVIII secolo, la chiesa e il Convento furono incamerati dal Demanio, il Convento fu adibito a Ospedale mentre la chiesa fu data al Municipio e da questi al Vescovo perché fosse tenuta aperta al culto.

La Confraternita, quindi, non è proprietaria ma deve considerarsi come usufruttuaria con tutti gli oneri inerenti per il suo uso.

La Confraternita fu aggregata all’Arciconfraternita dell’Immacolata Maria Vergine della Consolazione della Chiesa San Giacomo di Roma e gode di benefici spirituali che vengono elargiti dai Sommi Pontefici anche ai gruppi laicali aggregati a quelli romani.

Essa conseguì il Regio Assenso sulle Regole il 13 gennaio 1776 e quello sulla fondazione il 5 luglio 1779 e la sanatoria il 10 giugno 1780.

I Confratelli appartengono in gran parte al ceto degli artigiani, particolarmente barbieri e sarti. Essi assumono impegni di preghiera comune, di frequenza dei Sacramenti, di particolare devozione al Santo Titolare, celebrandone con solennità la festa attuale.

Il 21 febbraio 1854, Fr. Giuseppe Palermo, Priore Generale dell’Ordine degli Eremiti di S. Agostino, concesse al Rettore della Confraternita o ad altro Sacerdote suo sostituto, la facoltà di benedire le cinture e le corone da indossare dai confratelli e di impartire l’assoluzione plenaria in articolo mortis.

Dal 7 settembre 1886 la Confraternita di S. Monica risulta aggregata alla Prima Primaria di Tolentino, i soci sono membri della Pia Unione delle Anime Sante del Purgatorio sotto il patrocinio di S. Nicola da Tolentino.

Nel 1967 la Confraternita celebrò con solenni riti religiosi il terzo centenario del reale riconoscimento delle sue regole e a perenne ricordo dell’evento pose una lapide con iscrizioni presso l’ingresso del Tempio.

Sede: nell’antica chiesa (Sant’Agostino) annessa al convento dei Padri Agostiniani, nella quale ancora oggi risiede

Abito:  Camice e cappuccio di tela bianca;  Cintura nera di cuoio;  Mozzetta nera senza cappuccetto, con largo profilo di di seta cerulea; Fascia a tracolla con medaglione dipinto al centro del petto, raffigurante la Madonna della Cintura, Santa Monica e Sant’Agostino; gli iscritti in giovane età al noviziato (bambinato), in luogo della fascia recano sul petto, legato da un laccio di seta ceruleo, un medaglione argentato raffigurante gli stessi soggetti.

Congregazione di Sant’Eligio sotto il titolo di Santa Maria di Loreto

Congregazione di Sant’Eligio

Congregazione di Sant’Eligio

Il 25 gennaio 1728 i carrettieri e i ferrai della città, riunitisi nella Congrega di Sant’Eligio, chiedono ed ottengono dal Capitolo della Collegiata di Foggia la concessione e l’uso della Chiesa di Santa Maria di Loreto.

La Congregazione, sorta – come tante altre del tempo – con precise caratteristiche “corporative” (nelle “Regole” si afferma “… i fratelli di questa Congregazione devono essere 40 del ceto dei ferrai, od altri purché non siano di bassa condizione .”), il 16 febbraio del 1778 ottiene la sanatoria sulla fondazione ed il Regio Assenso sulle regole.

L’atto, firmato da Ferdinando I, convalidando l’esistenza del sodalizio, configura giuridicamente la Congregazione come Ente morale.

Il documento inviato dai Confratelli per supplicare il regio assenso è interessante e fondamentale per fare chiarezza su un punto non ancora ben definito della storia dellaCongregazione, e cioè sulla data della sua stessa fondazione.

Nella supplica in questione si afferma a chiare lettere che la Congregazione è stata costituita cinquant’anni prima: la data del 1728 coincide, dunque, sia con la fondazione della Congregazione che con quella, conseguente, della concessione in uso della Chiesa di Santa Maria di Loreto.

La richiesta del Regio Assenso è uno dei pochissimi documenti giunti fino a noi di quell’epoca; molta parte dei documenti più antichi dell’Archivio della Congregazione sono andati dispersi o perduti per sempre in due incendi toccati alla chiesa nella prima metà dell’ottocento.

Resta qualche verbale di antiche riunioni ed elezioni, un inventario delle suppellettili della chiesa e, infine, le antiche Regole.

Da esse si ricava che scopo di colui che aderisce alla Congregazione  “dev’esser attendere all’aiuto spirituale di se stesso, della propria famiglia e del prossimo”.

Per la verità, oltre alle pratiche devozionali  in onore di Sant’Eligio e della Madonna di Loreto, il sodalizio si configura come una Confraternita della buona morte, molte delle sue attenzioni essendo rivolte soprattutto a dare degna sepoltura (nella cripta della chiesa) ai suoi consociati.

La Confraternita, come si è detto, è dedicata a Sant’Eligio Vescovo, venerato come protettore dei gioiellieri, dei carrettieri e dei ferrai.

Insegne della Congregazione sono uno stendardo di seta gialla con crocifisso e con paliotto di seta gialla.

Sede: nella Chiesa di Santa Maria di Loreto, attualmente detta di Sant’Eligio.

Abito:  Camice e cappuccio di tela bianca;   Cingolo di seta rosso rubino, terminante con due nappe; Mozzetta senza cappuccio di seta gialla, con bottoni e orlo rosso rubino; Medaglione argentato, raffigurante Sant’Eligio (recentemente è stato sostituito con altro medaglione, sempre raffigurante Sant’Eligio, in ottone dorato e smaltatura policroma). Il medaglione è sostenuto sul petto da un laccio di seta di colore rosso rubino, terminante tra le spalle con una nappa per i semplici confratelli, o di colore rosso rubino intrecciato d’oro e terminante con una o due nappe rispettivamente per i membri del consiglio ed il priore.

Pia Unione Sant’Anna

Pia Unione Sant’Anna

Pia Unione Sant’Anna

Istituita nel 1911 dal cappuccino P. Antonio da San Giovanni Rotondo. Lo statuto fu approvato nel 1925 da mons. Fortunato Maria Farina.

Sede: è ospite della Chiesa di Sant’Anna

Abito:   Giacca e pantaloni neri;  Camicia e cravatta bianche; Medaglione argentato, raffigurante Sant’Anna e Maria Bambina, sostenuto sul petto da un laccio dorato (per il priore e i consiglieri) terminante dietro le spalle con due nappe, o verde e oro (per i semplici confratelli), anch’esso terminante con due nappe.

(ved. anche I cent’anni della Pia Unione di Sant’Anna)

Congregazione della SS.ma Trinità

Congregazione della SS.ma Trinità

Congregazione della SS.ma Trinità

Verso la fine del 1739, un gruppo di lavoratori addetti all’infossamento e spossamento del grano nelle fosse, appartenenti alla Compagnia di San Rocco, infervorato dalla predicazione di una missione tenuta a Foggia da Sant’Alfonso de’ Liguori, sotto la guida del Sacerdote Don Girolamo Capocchiano e col permesso dato il 21 gennaio 1740 dal Vescovo di Troia, Mons. Gian Pietro Faccolli, fondo la Congrega della SS.ma Trinità, con sede nella Chiesa di San Rocco, edificata a sue spese.

Detta Congrega in data 9 luglio 1740 venne aggregata all’Arciconfraternita della SS.ma Trinità dei Pellegrini di Roma dal papa Clemente XII e il 30 ottobre 1776 ebbe il Regio Assenso sulla fondazione e sulle Regole ed eretta in ente morale dal re Ferdinando II.

La Confraternita celebra ogni anno la festa della SS.ma Trinità, osservando un rito tradizionale. Dopo la Messa solenne si svolge una processione Eucaristica, la quale percorre alcune vie sorte sull’antico Piano delle Fosse. Giunto il corteo dinanzi alla Chiesa di San Giovanni Battista, nei pressi della Croce, eretta come si vuole dalla tradizione sul luogo dove morirono i Santi Guglielmo e Pellegrino, si procede allo scambio delle insegne e alla relativa presa di possesso dei membri della nuova Amministrazione della Confraternita.

 Sede: ha sede nella chiesetta di San Rocco, già nelle cure della compagnia dei lavoratori del Piano delle Fosse.

 Abito:  Camice e cappuccio di tela bianca; Cingolo e mozzetta di seta color violaceo; Medaglione argentato della SS.ma Trinità, pendente sul petto e sostenuto da un laccio di seta color oro, terminante tra le spalle con due o tre nappe (rispettivamente per i consiglieri e il priore) o celeste, terminante con una nappa (per i semplici confratelli).

Arciconfraternita del SS.mo Sacramento

Arciconfraternita del SS.mo Sacramento

Arciconfraternita del SS.mo Sacramento

Una precedente, omonima confraternita, attiva agli inizi del 600, era formata da canonici del Capitolo della Collegiata e dai Reggimentali della Città. L’attuale confraternita, fondata nel 1776, fu istituita canonicamente con Regio Assenso, da Mons. Gian Pietro Faccolli Vescovo di Troia, il 23 ottobre 1776 ed elevata ad Arciconfraternita con Regio Decreto del 5 agosto 1857. I suoi membri sono soprattutto commercianti e impiegati.

Sede: insediata nel “Succorpo” o Cripta della Collegiata, ora Basilica Cattedrale, dal 22 febbraio ottenne anche l’uso del “Succorpo nuovo”, ottenuto dalla sopraelevazione del pavimento del tempio superiore in seguito ai restauri del XVII secolo.

Abito:  Camice e cappuccio di tela bianca;  Cingolo (terminante con una, due o tre nappe rispettivamente per i semplici confratelli, per i membri del consiglio e per il priore) e mozzetta di seta cremisi; Fascia a tracolla di seta bianco-avorio, orlata e annodata sul fianco con nastri di seta cremisi, e decorata al centro, sul petto, con un medaglione di seta col Sacramento in ricamo (l’uso della fascia fu ottenuto per sovrana concessione del 4 aprile 1777).

Congregazione di Maria SS.ma dei Sette Dolori 

Congregazione di Maria SS.ma dei Sette Dolori

Congregazione di Maria SS.ma dei Sette Dolori

Nel 1711 venne fondata ed eretta in Foggia da Mons. Emilio Giacomo Cavalieri, zio materno di S. Alfonso de’ Liguori e Vescovo di Troia, la Confraternita di Maria SS. Dei Sette Dolori.

Questa in un primo tempo ebbe sede provvisoria nella Chiesa di Santa Maria di Loreto (oggi detta volgarmente di S. Eligio), poi nel 1715 si trasferì nel Succorpo e infine nel 1741 passò definitivamente nell’attuale chiesa, dedicata alla sua Titolare , edificata col sussidio dello stesso Vescovo, con le offerte di Pii privati e col danaro della Confraternita, che perciò gode del privilegio o diritto di patronato.

Detta Confraternita ebbe l’approvazione delle Regole con Regio Assenso del re Ferdinando IV il 31 gennaio 1761 e con decreto di sanatoria sulla fondazione, emanato da Ferdinando II il 26 agosto 1857, venne eretta in ente morale.Essa ebbe maggior sviluppo quando, riunita in oratorio, con deliberazione del 3 aprile 1765 decise di ammettere anche le donne, dando loro il nome di “Consorelle”.Col consenso di Mons. Fortunato Maria Farina, Vescovo di Foggia, e con diploma concesso dal priore Generale dell’Ordine dei Servi di Maria, dato a Roma il 29 marzo dell’Anno Santo 1950, veniva canonicamente eretta, in seno alla Confraternita, una congregazione del Terz’Ordine dei Serviti. Annovera professionisti ed impiegati.

Sede: ospitata provvisoriamente presso la Chiesa Santa Maria di Loreto, nel 1715 passò nel succorpo nuovo della Collegiata. Nel 1739 iniziò a proprie spese e col contributo di Mons. Cavalieri e dei devoti, la costruzione di una propria chiesa, che fu completata e in cui si insediò nel 1741.

 Abito:  Camice (stretto in vita da una cintura di cuoio nero a cui è legata la corona del rosario) e cappuccetto di tela blu scuro, con croce di seta bianca sul lato sinistro del petto.

Congregazione di Santa Maria delle Grazie sotto il patrocinio di San Gioacchino

Congregazione di Santa Maria delle Grazie

Congregazione di Santa Maria delle Grazie

La Confraternita di Maria SS.ma delle Grazie fondata nel 1746 sotto il titolo di San Gioacchino, ebbe l’approvazione delle Regole il 23 marzo e il regio Assenso come ente morale il 21 aprile 1777 dal re Ferdinando IV. Vi fanno parte sarti, artigiani in genere e impiegati.

Sede: nella Chiesa della Madonna delle Grazie, la cui costruzione – a spese della confraternita – venne iniziata nel 1754 e terminata nel 1777.

Abito: Camice di tela bianca; Cingolo bianco;   Mozzetta di seta cremisi, con largo orlo e cappuccio di seta bianca; Nelle solennità e nelle processioni, fascia di seta bianca a tracolla, con al centro, sul petto, medaglione di seta con l’effige ricamata della Madonna delle Grazie; all’estremità della fascia il priore e i membri del consiglio legano rispettivamente tre o due piccole nappe dorate (i semplici confratelli non hanno nappe).

Congregazione di San Giuseppe 

Congregazione di San Giuseppe

Congregazione di San Giuseppe

La congrega di San Giuseppe, nata come Pia Unione,  venne eretta e fondata con autorità di Mons. Di Sangro, Vescovo di Troia, il 19 settembre 1684 ed ebbe la sua prima sede nella chiesa dei Teatini, ove i confratelli avevano una cappella per riunirsi e compiere le loro pratiche di pietà.

Essa era formata di falegnami ed era sorta con fini religiosi e di mutuo soccorso, sennonché il 1° aprile del 1692 lo stesso vescovo concesse loro di poter vestire l’abito a modo di confraternita, nella forma dell’omonima congregazione di Napoli, e di partecipare alla processione di San Giuseppe. Volendosi regolare come tutte le altre confraternite, non avendo una chiesa propria, nel 1762 a proprie spese edificò una chiesetta, dedicata al Santo Patriarca.

Il 1° settembre 1694, regnando Carlo II, la congrega ebbe il Regio Assenso sulla fondazione, ebbe altro Regio Assenso il 17 giugno 1780, finalmente il 16 marzo 1783 Ferdinando IV approvava la Regola e con decreto di sanatoria del 26 agosto 1857 veniva elevata ad Ente Morale.

 Sede: la Pia Unione ebbe sede provvisoria in una chiesetta dedicata a San Giuseppe, già dei padri Teatini. La confraternita iniziò la costruzione di una propria chiesa nel 1762 e vi si insediò nel 1784.

Abito:  Sacco e cappuccio paonazzo;  Mozzetta e cingolo di seta gialla; Medaglione argentato di San Giuseppe sul petto, sostenuto da un laccio di seta gialla, terminante tra le spalle con una, due, o tre nappe (rispettivamente per i semplici confratelli, i consiglieri, il priore).

Pia Unione San Luigi 

Pia Unione San Luigi

Pia Unione San Luigi

La devozione dei fedeli di Foggia a S. Luigi ebbe inizio nel 1888, nella chiesa di S. Domenico, anno in cui si costituì una associazione di uomini denominata “Pia Unione S. Luigi”.

L’Associazione avvertì ben presto il bisogno di dedicare al proprio Patrono un tempio che, col contributo dei fedeli sorse nella zona attuale che allora era in periferia e comprendeva poche case sparse in aperta campagna.

Nel 1916 il Vescovo del tempo Mons. Salvatore Bella ritenne opportuno erigere a Vicaria Curata, coaduatoria della Parrocchia di Gesù e Maria, la chiesetta di S. Luigi, giacché nuove e numerose abitazioni erano sorte attorno ad essa.

Nel 1921 la Vicaria Curata di S. Luigi venne riconosciuta come Parrocchia dallo stesso presule. Il parroco pro-tempore don Giuseppe Petrone visto l’incremento della popolazione con l’aiuto dei devoti e della Pia Unione, in due riprese, nel 1921 e nel 1927, ampliò ed abbellì il Tempio del Santo.

Col passare degli anni, e specialmente con i bombardamenti del 1943, la chiesa si deteriorò divenendo pericolante. Nel 1954, la chiesa veniva restaurata con il contributo ottenuto dal Genio Civile di Foggia per danni di guerra. L’opera di restaurazione vide ancora una volta il contributo generoso dei devoti, la sollecitudine dei Confratelli oltre la solerzia del parroco pro-tempore Can. Alfredo Meola.

La “Pia Unione di S. Luigi” fu sciolta da S. E. Mons. Giuseppe Lenotti l’8 febbraio 1975 a causa di disaccordi interni e di violazione alle norme vigenti dello Statuto delle Confraternite.

Successivamente il nuovo parroco don Pompeo Scopece, con molta buona volontà e animato da sentimenti di fede, iniziò con prudenza e sacrifici l’opera di ricostituzione dell’associazione invitando solo quelle persone disposte ad accettare lo Statuto approvato dall’Autorità Ecclesiastica. Così il 18 febbraio 1977 Mons. Lenotti costituì la nuova Confraternita di S. Luigi.

Primi soci della nuova associazione sono un gruppo di uomini già appartenenti alla disciolta Pia Unione, animati da zelo, buona volontà e spirito di sacrificio. Il loro esempio fu seguito da molti uomini che successivamente diedero la loro adesione alla Confraternita.

Per meglio organizzarsi e vivere lo spirito dell’associazione, “l’assemblea plenaria dei soci in data 11 dicembre 1977 decise un regolamento interno oltre all’accettazione integrale dello Statuto delle Confraternite. Trai vari articoli del regolamento interno il primo cita: L’abito prescritto e di obbligo è di colore nero, cravatta bianca, guanti bianchi, medaglione con laccio azzurro per il socio semplice, dorato per gli amministratori, torcia a pile efficiente, scarpe a cromo nero. Nella sola processione del Venerdì Santo è di obbligo portare la cravatta di colore nero. L’ordine di posto nelle processioni è stabilito in base al numero di statuto ricevuto al momento del possesso. Fanno eccezione gli amministratori.

Sede: è ospite della chiesa di San Luigi

Abito: Giacca e pantaloni neri; Camicia e cravatta bianche; Medaglione argentato raffigurante San Luigi, sostenuto sul petto da un laccio dorato (per il priore e i consiglieri) o azzurro (per i semplici confratelli), terminante dietro le spalle con una nappa.

Congregazione di Santa Maria della Croce e San Gennaro Vescovo e Martire

Congregazione di Santa Maria della Croce

Congregazione di Santa Maria della Croce

Alla storia e alla vita della Chiesa della Madonna della Croce sono legate quella della Congrega omonima. Infatti nel 1782 un gruppo di fedeli chiese al Capitolo della Collegiata di Foggia di unirsi in congregazione nella chiesa Santa Maria della Croce (ex Sant’Elena), già ex badia, ed il Capitolo consentì riservandosi il diritto di presenziare nell’elezione dei superiori, diritto tuttora esercitato, come si disse, presenziando alle sacre funzioni della festa Titolare.

La Congrega ebbe Regio Assenso sulla fondazione e sulle regole il 25 settembre 1776, nel 1796 si mise sotto la protezione di S. Gennaro Vescovo e Martire, per cui, modificando le Regole, assunse le nuove insegne, per le quali ebbe conferma il 5 novembre 1796 dal re Ferdinando IV di Borbone.

La festa di S. Maria della Croce viene celebrata il 5 agosto, anniversario del rinvenimento della S. Immagine e siccome sull’antica chiesa il Capitolo della Cattedrale godeva del diritto di patronato, ogni anno, in detto giorno commemorativo, una rappresentanza di Canonici si reca per presenziare la celebrazione dei Vespri e della Messa solenne.

 Sede: demolita nel 1936 l’antica chiesa (per la costruzione dell’attuale Palazzo degli Uffici Statali), la confraternita è oggi ospitata nella nuova, omonima chiesa, costruita a partire dal 1938 nei pressi della stazione ferroviaria.

 Abito: Sacco e cappuccio di tela bianca; Mozzetta – profilata di seta rossa – e cingolo cerulei;  Medaglione argentato, con monogramma mariano e due piccole immagini della Madonna della Croce e di San Gennaro, pendente sul petto e sostenuto da un laccio di seta, dorato e terminante tra le spalle con due nappe per il priore ed il primo assistente, rosso terminante con una nappa per gli altri confratelli.

Congregazione di Monte Calvario sotto il titolo della Santa Croce 

Congregazione di Monte Calvario

Congregazione di Monte Calvario

La congrega del Monte Calvario sotto il titolo della Santa Croce, sorta nel 1696, venne canonicamente eretta da Mons. Gian Pietro Faccolli, Vescovo di Troia, l’8 marzo 1740, ebbe un decreto di sanatoria sulla fondazione dal re Ferdinando IV il 29 dicembre 1757 e altro decreto di approvazione il 30 novembre 1767. Col Regio Assenso del 26 agosto 1857 venne eretta in Ente Morale.

Sede: nella chiesa del complesso monumentale del real Tempio di Monte Calvario

Abito: Camice di lana (stretto in vita da un laccio) e cappuccio di colore rosso; sul lato sinistro del camice, sul petto, croce di seta bianca, al cui centro è ricamata una corona di spine di colore verde.

Pia Unione M. SS.ma Addolorata Liberatrice dal Colera 

Pia Unione M. SS.ma Addolorata

Pia Unione M. SS.ma Addolorata

La S. Congregazione dei riti, su istanza di Mons. Vincenzo Ricotta, parroco della Parrocchia di San Giovanni Battista in Foggia, autorizzava con rescritto del 30 luglio 1885 l’erezione della Pia Unione Maria SS.ma Addolorata liberatrice dal colera, nonostante l’esistenza in Foggia di un’altra Confraternita omonima dal titolo “Maria SS.ma dei Sette Dolori”.

La Pia Unione venne ufficialmente eretta da Mons. Domenico Marinangeli, terzo Vescovo di Foggia, il 29 aprile 1888, unitamente alla solenne incoronazione della Vergine Addolorata per i prodigi da Lei operati.

Sede: nella Chiesa di San Giovanni Battista

Abito: alla stregua di quelli di altre pie unioni, originariamente i membri del sodalizio appuntavano sul risvolto della giacca un distintivo, in questo caso una medaglia, raffigurante la Madonna Addolorata.

Risale a tempi recentissimi l’adozione di un abito caratterizzato da: Camice azzurro con doppio piegone in avanti e in dietro, fermato ai fianchi da un’ampia fascia dello stesso colore; Medaglione di colore argento brunito al centro del petto, raffigurante la Vergine Addolorata venerata nella chiesa di San Giovanni Battista, sostenuto da un laccio dorato, terminante con due nappe (per i consiglieri e il priore) o ceruleo, terminante con una nappa (per i semplici confratelli).

(fonte: www.simtfg.it/chiesefoggia) 

(ved. anche Antico documento sulle Confraternite – La processione del Corpus Domini)