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Leone Rossetti, un vero rossonero!

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Leone Rossetti

Leone Rossetti

Se ne è andato in punta di piedi, dopo una sua lunga assenza preoccupante, allarmante e che faceva purtroppo prevedere un epilogo così triste. Leone Rossetti, il tifoso per eccellenza, una di quelle persone, forse l’unico, che ha vissuto esclusivamente per i colori rossoneri, ha lasciato un velo di tristezza in tutti coloro che da generazioni seguono le sorti del Foggia.
Chi può dimenticare le sue prodezze negli anni 70 quando, tra il primo e il secondo tempo, si metteva in porta al servizio dei calciatori in panchina che lo accontentavano? Chi potrebbe mai dimenticare i salti nel fossato sotto la gradinata quando scendeva a prendere il pallone di gara che restituiva secondomi tempi che lui decideva e che erano legati alle sorti dell’incontro? Come dimenticare i suoi caratteristici scongiuri in tribuna nelle sue ultime apparizioni allo Zaccheria?

Leone Rossetti (nel cerchio rosso) festeggia il ritorno di Cosimo Nocera dopo il suo esordio in Nazionale

Leone Rossetti (nel cerchio rosso) festeggia il ritorno di Cosimo Nocera dopo il suo esordio in Nazionale

Lo conoscevano tutti, ma soprattutto lo adoravano tutti i calciatori rossoneri degli ultimi 50-60 anni e non ce n’è uno che non gli abbia regalato la propria maglia, i propri pantaloncini o che non gli abbia offerto almeno una volta un caffè al bar vicino allo stadio.
Tante erano anche le leggende che circolavano intorno alla sua persona come quella che era solito raccontare spesso e che riguardava la famosa partita Foggia Inter del 1965 nella quale, essendo a bordo campo, riuscì a velocizzare la ripresa del gioco e a favorire uno dei gol rossoneri.
Leone era tutto questo, una persona che nella sua genuina semplicità seppe gridare sempre e solo “Forza Foggia”, avendo vissuto nel calcio momenti di fasto, altri di sofferenza e di delusione, ma senza mai una parola fuori posto o che non fosse indirizzata e finalizzata al sostegno della sua amata squadra.

Rossetti con il capitano di tutti i tempi Gianni Pirazzini (foto di Pirazzini)

Rossetti con il capitano di tutti i tempi Gianni Pirazzini (foto di Pirazzini)

Quel Forza Foggia lo avrà gridato sino all’ultimo, ma solo con il cuore perchè ormai la sua grave crisi respiratoria non gli avrà consentito di farlo come era solito farlo, ed è andato via, veramente in punta di piedi, lasciando un vuoto in tutti coloro che credono ancora in quel calcio di una volta, quando le critiche e le analisi lasciavano il posto a quella passione che riusciva a partire solo dal cuore.
Un altro rossonero è da oggi lì tra gli angeli!

Alberto Mangano