L’orgoglio di essere pugliese
Una tragedia inquietante. Una tragedia che non ti aspetti. Un popolo, quello pugliese che dimostra ancora una volta di sapersi stringere attorno ai propri figli, di saper vivere con dignità il proprio dolore. Si sono spese tante parole in queste ore per raccontare una storia difficile da mandar giù, si sono alzati polveroni contro probabili responsabili, qualcuno ha voluto già formulare sentenze e condanne, ma poi esiste quel popolo che, orgoglioso della propria appartenenza, sta muto e pensa a quei corpi dilaniati, a quelle vite spezzate ingiustamente. Un sito come questo, dedicato all’orgoglio foggiano, non poteva far finta di niente e attraverso questa pagina, vuole star vicino ai propri fratelli e sorelle che sono diventati tristemente famosi in quella stramaledetta tratta ferroviaria. Ci sarà tempo per le critiche e per le polemiche. Oggi è necessario fermarsi e riflettere su quei genitori, quei figli, quei fidanzati che piangono i loro cari che ci sono vicini oggi più che mai perché su quei treni ci siamo stati tutti, ci sono stati i nostri padri e ci sono e ci saranno i nostri figli; loro hanno avuto la sfortuna di trovarsi nel momento e nel luogo sbagliato ma avevano l’amore per la vita che abbiamo noi: viaggiavano per vivere la vita grazie al loro lavoro, viaggiavano per progettare attraverso lo studio la loro vita futura, viaggiavano per godersi magari una vacanza dopo aver vissuto la loro vita di tutti i giorni. È proprio su quel treno, nelle ridenti campagne produttive della loro terra, perdevano per sempre proprio la loro prima risorsa, la vita. Le parole, le frasi di circostanza spesso possono sembrar banali ma proprio a noi foggiani servirono tanto quel maledetto 11 novembre del 1999, quando ci fu il crollo di viale Giotto, altra tragedia assurda e triste, perché allora sentimmo il calore dei nostri fratelli, di una Italia intera che seppe piangere i nostri morti dandoci coraggio e conforto. Beati coloro che hanno fede, che credono nell’aldilà, perché avranno la forza di poter continuare a parlare con i propri cari, pensando al loro sorriso in un’altra dimensione: spero che i parenti e gli amici di chi ci ha lasciato su quel treno abbiano questa forza per superare un dolore immenso e indicibile, perché con la sola razionalità sarebbe veramente molto ma molto dura.
Alberto Mangano