Luigi Sbano
L’avvocato Luigi Sbano viene nominato sindaco di Foggia il 30 settembre 1944. Esponente del Partito Democratico del Lavoro, fu direttore del giornale “Ricostruzione Dauna”, in uscita con il suo primo numero il 14 ottobre 1944.
Nel gennaio del 1945 presenta al ministro della ricostruzione, Meuccio Ruini, una memoria dal titolo “La tragedia di Foggia” in cui elenca con puntualità le recenti distruzioni subite dalla città e le “proposte di provvedimenti”.
Il 26 novembre del 1945 si apre la prima crisi amministrativa repubblicana al Comune di Foggia, che registra, peraltro, la scomparsa politica di Sbano che morirà nella sua abitazione di via Lanza 14 il primo maggio del 1955, nella sua città tanto amata dove era nato il 24 agosto del 1899.
Si era diplomato nel 1917 presso l’Istituto Tecnico “Giannone”; dopo la laurea in Economia insegnerà presso lo stesso Istituto Commerciale di Foggia.
Prenderà il diploma di maturità classica da privatista, necessario per iscriversi alla Facoltà di legge a Napoli, dove si laureerà nel 1927.
L’inizio della guerra lo trova, tra l’altro, presidente dell’Unione sportiva di Foggia.
Ha fatto parte della Consulta Nazionale, cioè del primo Parlamento Italiano, dopo la guerra e la catastrofe ed il cambio di regime governativo.
Da qualche tempo esiste una lapide, all’ingresso della sala consiliare del Palazzo municipale di Foggia, dove sono elencati i sindaci della nostra città dal 1948, cioè dalla costituzione della Repubblica.
La lapide in questione crea confusione per i seguenti motivi:
1. Perchè non precisa che l’elenco dei sindaci parte dal primo sindaco repubblicano eletto dal popolo
2. Non si capisce perchè l’elenco non sia partito dal primo sindaco insediatosi nella nuova casa municipale di via Garibaldi
3. Perchè l’elenco non comprende tutti i sindaci succedutisi dall’Unità d’Italia?
4. Se l’intento di chi ha elaborato l’elenco era quello di non nominare i sindaci-podestà dell’epoca fascista, è stato commesso un grave errore, cioè nella censura sono rientrati i primi cittadini che hanno amministrato la nostra città del 1944 al 1948; orbene, poichè il fascismo va considerato concluso con la deposizione del duce da parte del Gran Consiglio, cioè dal luglio del 1943, poichè l’ultimo podestà di Foggia viene deposto dagli anglo-americani al momento del loro arrivo nella nostra città, cioè alla fine di settembre del 1943, tutti i sindaci successivi vanno considerati legittimi ed espressione di un governo democratico, quandanche non eletti dal popolo, che verrà chiamato ad eleggere i suoi rappresentanti solo dopo l’approvazione della Costituzione, cioè agli inizi del 1948.
Fino a quando non è stato possibile eleggere con una regolare votazione un sindaco repubblicano la nostra città è stata retta prima da un sindaco nominato dal Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) e poi da Commissari Prefettizi, ma mi vorrei soffermare soltanto sull’avvocato Luigi Sbano, sindaco nominato dal CLN, il quale ha dovuto lavorare nel periodo peggiore che la nostra città abbia mai affrontato, subito dopo i disastrosi bombardamenti, sbeffeggiato e deriso dal colonnello Labonn, governatore militare alleato (town major) del distretto di Foggia, che era il vero amministratore della città, come si può desumere facilmente dal documento allegato a quest’articolo (nel documento in questione si può notare che la carta intestata del Municipio di Foggia, nell’ottobre del 1944, è ancora quella, con qualche piccola correzione, utilizzata dall’ultimo podestà, Pepe, sebbene questi fosse stato deposto da oltre un anno).
Se il povero avvocato Sbano, a cui è intitolata una strada senza che venga precisato, more solito, il motivo dell’intitolazione, viene escluso anche dalle lapidi che elencano i sindaci foggiani della Repubblica, può meritare appieno il titolo di sindaco dimenticato. (a cura di Lucio Masullo)