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Ninni Maina

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Ninni Maina

Ninni Maina

Nato nel 1932 a Foggia, dove è morto il 18 marzo del 2008. Cantante jazz di ottimo livello, era soprannominato per le sue doti vocali il “Frank Sinatra di Puglia”. Indimenticabili le sue versioni di classici come “My way”, “The la dy in a Tramp” e “Let’s face the music and dance”.

Appassionatosi al jazz e al blues sin da giovanissimo, ascoltando di nascosto a tarda ora una radio tedesca che trasmetteva quei generi di musica, studia Canto al Conservatorio di Musica “Umberto Giordano” di Foggia per poi trasferirsi a Torino, dove si perfeziona col Maestro Tancredi Pasero, grande basso di fama internazionale.

Dopo aver vinto nel 1952 un concorso come cantante, indetto dalla RAI, fa il suo esordio nella musica professionistica lavorando (poco) in radio ma, soprattutto, tenendo concerti come vocalist jazz, all’inizio con lo pseudonimo Cesar May, col gruppo “Danil’s boys”, portando in giro la musica delle celebri big band statunitensi degli anni ’40 e ’50.

Ninni Maina in una delle sue esibizioni

Ninni Maina in una delle sue esibizioni

Nella seconda metà degli anni 50 incide numerosi dischi per la casa discografica Hollywood, che gli pubblica una dozzina di 45 giri, alcuni EP ed un LP. Negli anni 60 tiene svariate tourneè, in Italia ma soprattutto all’estero, dall’Europa (Germania, Norvegia, Svizzera) al Medio Oriente (nel ’62 e nel ’63 tenne lunghe tourneè a Beirut, in un locale, “La Casbah”, dove si alternava a Marino Barreto jr., Renato Carosone, Fred Bongusto) e finanche in Arabia Saudita, dov’era considerato una celebrità. Vive per un periodo a Ginevra (dov’era ben noto agli eredi di Casa Savoia) e si fa apprezzare anche come vocalist nella realizzazione di alcune colonne sonore cinematografiche: sua la voce nei film “Le ragazze di San Frediano” (1955), per la regia di Valerio Zurlini, “La diga sul Pacifico” (1958), di Renè Clément e firmata da Nino Rota, e “Brucia ragazzo, brucia” (1969) per la regia del conterraneo Fernando di Leo. Con quest’ultimo ed altri artisti, come Renzo Arbore e il soprano Anna Maria d’Angelo, fu premiato nel 1967 al Teatro Giordano di Foggia nel corso di una manifestazione che già allora celebrava i nostri migliori artisti affermatisi in Italia e nel mondo.

Agli inizi degli anni 60 fonda, con Arnaldo Santoro, Franco Tolomei, Renzo Arbore, Roberto Telesforo, Riccardo De Filippo e Roberto Vitelli, la famosa “Taverna del Gufo”, locale situato nel centro storico di Foggia nel quale transitarono – ben prima della loro consacrazione ufficiale – artisti e cantanti del calibro di Benigni, Troisi, Verdone, Anna Mazzamauro, Lello Arena, Venditti e De Gregori, Alan Sorrenti ed altri che affermati già lo erano come Gino Paoli, Bruno Lauzi, Bindi, Matteo Salvatore e Toni Santagata.

Negli anni 70 si esibisce con grandi nomi del jazz italiano tra cui Franco Cerri, Gianni Basso, Franco D’Andrea, il cerignolano Sante Palumbo esibendosi in molti spettacoli televisivi e radiofonici sia in Italia che all’estero.

Tornato a Foggia definitivamente, trova lavoro fuori dal palcoscenico come funzionario all’aeroporto “Gino Lisa” della sua città, ma senza smettere mai di cantare. per amore verso la sua città e le sue origini jazz, nel 1985 corona un sogno fondando una orchestra tutta sua, “La Nuova Orchestra La Taverna del Gufo”, con 15 elementi e con la quale si esibisce fino a pochi mesi della sua scomparsa – avvenuta a seguito di una malattia – e con un repertorio basato essenzialmente su musiche di Ellington, Sal Nistico, Jones, Herman, Count Basie, Berlin, Porter, Rogers, Righello, Palumbo.

Negli anni 90 riceve ripetute richieste di cantare in Puglia. Accetta così di esibirsi con la “Jazz Studio Orchestra” di Paolo Lepore ed anche per la “Camerata Barese”. Dal 2000 era presidente dell’associazione “Jazz College Old Generation” mentre a metà degli anni 70 fu tra i fondatori di “Radio Luna”, la storica prima radio libera foggiana, chiusa alla fine del 1984.

La sua ultima incisione, su CD, è del 2007 “Classic with swing” (Gaja Record), realizzata con “La Nuova Orchestra La Taverna del Gufo”.

Sposato, ha avuto due figli.

(fonte: Maurizio De Tullio – Dizionario biografico di Capitanata – Ed. Agorà)

Ricevo e pubblico da Gino Longo ulteriori informazioni sulla Taverna del Gufo e su Ninni Maina:

Alla Taverna del Gufo si sono esibiti il meglio degli artisti foggiani, di celebrità Nazionale: il cantante in arte Cristiano Cristiani (Gaetano Cristiani, fratello del premio Oscar Gabriella). L’attore commediografo celebre negli anni ’60/70 nel mondo teatrale italiano, Silvano Spadaccini. L’allora cantante Luca Sardella, personaggio televisivo nativo di San Severo. Il regista Nucci Ladogana da Cerignola, da poco scomparso e famoso in tutta Italia. L’attrice Mila Sannoner. Il fisarmonicista noto in tutto il mondo Peppino Prencipe, il chitarrista da pochissimo scomparso Gianni Cataleta, considerato una delle prime chitarre jazz italiane. Il batterista Nicola Jocola, ancora in attività nei migliori locali jazz non solo di Roma, dove vive, ma di tutta Italia, e pochi altri artisti. Ed infine riguardo a Ninni Maina si è esibito anche con Fred Buscaglione, e la sera, quando il cantante torinese perì in un incidente, avevano lavorato nello stesso locale della dolce vita romana.