Poesia di Renato Imbriani sui bombardamenti
Sono solo un bambino…
Era l’estate del 1943, un forte rumore e tanta polvere.
Ciao a tutti,
sono Tonio e…sono solo un bambino.
Tonio perchè la mia mamma e il mio papà non riuscivano ad avere un bambino e pregarono tanto il Santo dei miracoli per avere il dono più grande di Dio: un figlio.
Ed eccomi qua, Tonio, ho due anni…e sono solo un bambino.
È il 1943 e fa tanto caldo e si sentono rumori, rumori molto forti e ho paura, tanta paura.
Mamma mi stringe a se e mi dice: non avere paura piccolo mio è solo un brutto temporale.
Non ho più paura ora perchè il mio guancino è vicino al suo cuore e, quel dolce rumore, che mi accompagna sin da quando ero nel suo pancino mi rasserena…sono solo un bambino.
Alzo gli occhi al suo dolce viso e mamma piange, vorrei chiederle perchè ma…sono solo un bambino.
Il rumore diventa sempre più forte e anche il mio cuoricino batte sempre più forte, poi tanta polvere e poi niente più non ricordo niente più…sono solo un bambino.
Apro gli occhi e la mamma non c’è, sono in un letto, insieme ad altri bimbi e un frate mi accarezza il viso: ciao Tonio sono frà Agostino non avere paura sono qui con te e allora chiudo ancora gli occhi…sono solo un bambino.
(Quel frate era padre Agostino Castrillo e quando mi dissero, da grande, che nel 1943 c’era la guerra e fummo bombardati, seppi che salvó la vita a me e tanti altri tra le macerie dei palazzi Incis e portó al Camposanto quel che restava di tanta altra gente, insieme ai suoi frati)
Passano i giorni e finalmente non sento più quei brutti rumori e sto giocando perchè…sono solo un bambino.
Non vedo la mia mamma e il mio papà da tanto tempo e io li sto aspettando e qualche volta piango…sono solo un bambino.
Gli zii con gli occhi lucidi mi dicono: non piangere Tonio, mamma è partita per un viaggio e anche papà è con lei e allora torno a giocare…sono solo un bambino.
Ogni volta che suona la porta di casa, sorrido e faccio festa, sono tornati mamma e papà…invece no e torno a giocare perchè…sono solo un bambino.
Era l’estate del 1943, c’era la guerra e quel rumore forte erano le bombe ma io…ero solo un bambino.
Sono Tonio, ora sono grande e per il mio bambino niente rumore, niente bombe, niente guerra.
(Renato Matteo Imbriani)