S.Michele (la Chiesa, l’arco, la statua e le edicole)
C’era a Foggia la chiesa di S.Angelo, costruita nella seconda metà del XII secolo e dove esisteva l’altare maggiore dedicato a S.Michele che era in marmo. La chiesa, in corso Garibaldi fu abbattuta per poter costruire il Palazzo di città. Dai documenti dell’Archivio Capitolare, risulta primo Vicario Curato, con bolla di nomina del Vescovo di Troia del 25/2/1429, Don Antonio De Luca. Nel 1929, anno della demolizione, il Vicario Curato era Don Antonio Barbalato. La vecchia Chiesa legata all’antico Monastero delle Redentoriste, era a forma ellittica all’interno con tre altari: oltre all’altare maggiore dedicato a S.Michele c’erano gli altri due, dedicati a S.Donato e a S.Lucia, che erano in pietra. La chiesa fu demolita per la costruzione del nuovo Municipio e l’altare maggiore fu ricomposto nella chiesa di S.Giovanni di Dio. In effetti fu abbattuta anche la attigua Chiesa del SS.Salvatore al cui interno furono ritrovati i resti mortali di Suor Celeste Crostarosa. La vicaria curata funzionò nella sede provvisoria di S.Chiara e fu affidata ai padri Giuseppini già operanti a Foggia nell’Orfanotrofio “Maria Cristina”. Il 29/9/34, sul terreno di via Capozzi (zona dei “Caprai”) si svolse ilrito della benedizione e della posa della prima pietra per la costruzione della nuova Chiesa di S.Michele che fu benedetta il 20/6/36 da Mons.Farina; in quella stessa data fu inaugurata l”Opera S.Michele” per le attività formative e ricreative dei ragazzi e dei giovani della città. Alla realizzazione del nuovo complesso parrocchiale concorsero il Comune di Foggia, in debito con la Diocesi per aver demolito la vecchia Chiesa, Mons. Farina e i fedeli di Foggia. Ma, tornando alla vecchia Chiesa demolita, per iniziativa di alcuni fedeli, la statua del Santo, posta in una teca, fu collocata all’interno dell’arco di S.Michele: fu sistemata prima una cancellata a protezione della statua e successivamente un’altra per preservare l’intero arco. Secondo quanto riferito, erano presenti nell’arco altre tre icone votive. Sul gradino di accesso all’arco i devoti accendevano lumini e lampade ad olio. Nella ricorrenza del 29 settembre si formava una piccola processione per venerare la statua del Santo presso l’arco. Questa consuetudine, come tante altre terminò nell’estate del ’43. La statua fu oggetto di restauro da parte prima di Giuseppe Zaccheria nel 1978 e più recentemente da Maria Cirillo nel 2003. L’arco di S.Michele, con i palazzi Caponegro e De Angelis che esso divideva, emblema dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, fu demolito il 23 luglio 2000 e la statua di S.Michele fu trasferita presso il Museo Civico.
Comunque a Foggia rimane nel tempo la devozione per San Michele, testimoniata anche dalle numerose edicole votive che ancora si scorgono in giro per la città.
- Interno della vecchia chiesa di S. Angelo
- La Chiesa del SS. Salvatore attigua a quella di S. Angelo. Furono abbattute entrambe
- Il cantiere per la costruzione del Municipio (foto degli anni 30)
- 29 settembre 1934 – Posa della prima pietra per la costruzione della Chiesa di S.Michele
- La nuova Chiesa di S.Michele
- Arco di S.Michele
- Statua di S.Michele sistemata nell’omonimo Arco
- Piazza Siniscalco Ceci negli anni 90 con gli ancora evidenti danni dei bombardamenti del 43
- 17 Luglio 2000- Cantierizzazione per la costruzione del nuovo parcheggio
- Manifesto di protesta affisso sui muri della città a seguito della decisione dell’abbattimento dell’arco di S.Michele
- 22 Luglio 2000 – Inizia la demolizione
- Varie fasi della demolizione
- Varie fasi della demolizione
- Nel 2001 viene espianta la palma che sarà trasferita in villa
- Il 29 settembre 2003 viene inaugurata la nuova piazza Siniscalco Ceci
- Edicola votiva di S.Michele in via Cibele 11
- Edicola votiva di S.Michele in via Marasco 23
- Via Freddo, 50 – L’edicola di S.Michele scomparsa