Si ritorna in B con Bozzi e Tivelli
Campionato 1979/80 La città incredula si affaccia al campionato di serie C con serenità anche perchè, a furor di popolo, alla guida del sodalizio torna Antonio Fesce. Quest’ultimo chiama per la conduzione tecnica un tecnico emergente, Giorgio Sereni. Il presidente capisce che bisogna operare sul mercato per risanare le finanze ma soprattutto per allestire una squadra competitiva per un campionato ai più sconosciuto.
Innanzitutto si opera con la società del Bari operando uno scambio che porta un bel gruzzolo in cassa: alla società biancorossa vanno Bacchin, Libera e Sasso mentre a Foggia giungono Fasoli, Petruzzelli, Sciannimanico e Tivelli. Vengono richiamati due ex come Enzo e Grilli da affiancare a calciatori giovanissimi come Piraccini, Conca e Bacio e a quelli confermati come Lorenzetti, Gustinetti e Benevelli; inoltre arrivano il difensore Morsia e l’attaccante Stanislao Bozzi. Quell’anno fa parte della rosa anche un foggiano che sino ad allora aveva giocato in squadre dilettantistiche, Carmine Caravella. Il Foggia comincia bene già con la Coppa Italia semiprofessionisti (allora non si partecipava alla competizione maggiore) arrivando, nel corso della stagione, sino agli ottavi cedendo il passo alla Nocerina. L’esordio in serie C avviene a Torre del Greco e il Foggia si impone grazie ad una rete di Costante Tivelli: l’inizio è confortante anche se bisogna fare i conti con numerose compagini che avevano prenotato il salto di categoria come il Livorno, la Salernitana, il Catania e il Campobasso. In casa la squadra di Sereni non va oltre il pareggio con il Rende; stesso risultato a Nocera prima di giungere alla prima vittoria in casa contro l’Anconitana. La domenica successiva, sotto un diluvio che riduce il campo ad una risaia, a Siracusa, il Foggia becca la prima sconfitta e comincia a fare i conti con un campionato che si presenta non proprio come una passeggiata: non bisogna dimenticare che il Foggia, che due anni prima era in A, era la squadra da battere e dovunque andava faceva registrare il tutto esaurito.
La squadra può riprendersi e dimostrare il proprio valore nel doppio turno casalingo con due concorrenti alla vittoria finale, Salernitana e Campobasso: con i campani il Foggia centra la vittoria mentre con i molisani riesce a strappare in extremis un pareggio. La tifoseria si accorge che qualcosa non va e la conferma viene dalle due partite successive contro due squadre che viaggiavano nelle ultime posizioni della graduatoria: in casa i rossoneri perdono con il Chieti e in trasferta pareggiano contro l’Aquila Montevarchi. Siamo ad un punto delicato del campionato e con due soli punti in tre gare, contro squadre decisamente alla portata dei rossoneri, cominciano a manifestarsi i mugugni dei tifosi . Per fortuna arriva la vittoria sulla Reggina, anche se sofferta, e i due pareggi a Catania e ad Empoli. Il 1980 inizia con la vittoria sul Teramo grazie ad un rigore trasformato da Moreno Grilli: Successivamente il Foggia perde contro il Livorno di Burgnich e ottiene due pareggi, in casa contro la Cavese e in trasferta a Benevento. Si conclude il girone di andata, il Foggia raggiunge 19 punti ma la vetta è lontana; allora il presidente Fesce, ricordando l’esperienza dell’anno precedente con Cinesinho, valutando l’organico in grado di vincere il campionato, capisce che c’è bisogno di un cambio di tendenza cercando di ricompattare il gruppo e richiama il vecchio “Drago” Puricelli.
La cura del tecnico sudamericano dà subito i suoi effetti e allo Zaccheria il Foggia conquista i due punti a spese della Turris. Successivamente va a pareggiare a Rende, torna alla vittoria contro la Nocerina e in trasferta conquista un punto ad Ancona. La forza del Foggia si manifesta totalmente in casa con il Siracusa in una gara che vince per 4-0; ma siamo al momento della verità: c’è il doppio confronto diretto in trasferta contro Salernitana e Campobasso e bisogna raccogliere punti; invece il Foggia perde entrambe le partite, anche se di misura, e rimette in discussione la possibilità della vittoria finale. Puricelli richiama la squadra e Tivelli e compagni rispondono subito in casa battendo l’Arezzo, pareggiando a Chieti e vincendo in casa contro il Montevarchi. La serie positiva viene interrotta a Reggio Calabria e la domenica successiva, allo Zaccheria contro la capolista Catania, i ragazzi sanno di potersi giocare un’intera stagione: non falliscono e liquidano la gara con un perentorio 2-0. La domenica successiva, sempre in casa, contro l’Empoli, è ancora vittoria: il Foggia ha 36 punti a 4 gare dalla fine; a Teramo coglie un pareggio ma i tifosi sono tranquilli e sanno che la loro squadra non mancherà gli appuntamenti importanti: vince nettamente per 2-0 dopo una bella gara in casa contro il Livorno, poi pareggia a Cava dei Tirreni, dove si registrano scontri violenti tra le tifoserie e, all’ultima giornata, liquida il Benevento sempre per 2-0. E’ un trionfo, il Foggia centra la promozione insieme al Catania e abbandona una serie che non meritava soprattutto per una piazza che viveva, come da sempre, di “pane e pallone”. La squadra dei vari Benevelli, Caravella, Conca, Morsia, Petruzzelli, Sciannimanico, Bozzi, Tivelli, sarà confermata quasi interamente per il successivo campionato di serie B.
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Il video della promozione in B