Il significato di un busto divelto
In una città con tanti problemi legati alla mancanza di lavoro, frutto di una economia pigra e lenta, alla mancanza di alloggi per i senza tetto, ad una povertà reale che muove i suoi tentacoli anche nei confronti dell’ex ceto medio, sicuramente l’oltraggio ad un monumento può rappresentare un evento irrilevante e non degno di nota.
Tuttavia il gesto nei confronti del busto di Giuseppe Rosati all’ingresso del boschetto della villa sembra quasi la resa di chi ha deciso che questa comunità debba andare verso l’estinzione, incontro quindi all’oscuramento della propria storia, del proprio presente, della propria dignità.
Nuove generazioni che si divertono a oltraggiare il passato con la stessa facilità con la quale si affronta un gioco in gruppo, senza nemmeno quel fisiologico timore di essere individuati, di essere inchiodati alle proprie responsabilità, di poter subire le giuste punizioni, non devono far calare l’attenzione di chi vuole difendere invece la propria integrità e la propria appartenenza.
Non ci sono alibi per chi si diverte ad osare, a dare prove di forza sciocche e puerili, perchè la nostra storia deve continuare ancora a camminare con le gambe dei nostri figli, delle generazioni che verranno con il giusto e inequivocabile rispetto delle regole.
Non è la fine di un monumento che deve spaventarci, ma la mancanza di amor proprio, quello che dovrebbe toccare le corde dei giovani, proprio di quelli che si troveranno a guidare la nostra città negli anni a venire.
Alberto Mangano