Un duello per la prima donna
La stagione teatrale 1841-42 si aprì con ritardo per difficoltà legate ai lavori di manutenzione al teatro. Il contratto, stipulato con una compagnia lirica, fu fissato per la durata di mesi 6 per consentire i lavori di ridipintura e decorazione del teatro affidati allo scenografo Giuseppe Castagna.
Durante tale stagione teatrale si verificò uno scandalo che coinvolse la prima donna della Compagnia Adelina Calvi e due gentiluomini foggiani con duello finale!
La Calvi, di cognome italiano, ma francese di nascita, viaggia accompagnata dal padre, vecchio militare che ha prestato servizio nell’esercito napoleonico.
Ebbene la signora Calvi non è piaciuta ad una parte del pubblico foggiano che l’ha sonoramente fischiata fino a farla ritirare piangente dalla scena. Il padre della cantante, irritato ed offeso, obbliga la figlia a troncare le sue recite e le rappresentazioni devono così, necessariamente, essere sospese.
E’ costretto ad intervenire l’Intendente il quale, visto il persistere del rifiuto dell’irritato genitore e della dolente cantante, ordina, per rottura di contratto, l’arresto della pimpante francesina.
La stessa non si scompone e si installa allegramente al carcere nuovo, portandosi dietro addirittura il pianoforte e aprendo in carcere una specie di salotto, ricevendo i suoi ammiratori e trattenendo loro e i detenuti con la sua voce che trova fra quelle mura i più entusiastici ammiratori ( si ricordi che si trattava del Carcere nuovo, appena costruito, un modello per il Regno, del quale i foggiani andavano fieri per la modernità di concezione).
Il braccio di ferro fra l’Intendente Lotti e la bella francesina dura tre giorni ed alla fine vince quest’ultima che può lasciare, senza pagare penale, l’ingrata Foggia.
Ma la cosa ebbe uno strascico perché qualche sera dopo la sua partenza, a Piazza Portoreale, si scontrarono i rappresentanti delle due opposte fazioni, l’anziano Don Filippo Mastrolillo e il giovane e focoso Don Giovanni Antonelli, conquistato dalle grazie della Calvi ed irritato per la sua partenza. I due vengono a diverbio ed addirittura l’Antonelli schiaffeggia il Mastrolillo.
La cosa finì a duello “a primo sangue” per fortuna con conseguente riconciliazione.
(fonte: A.Vitulli – I teatri di Foggia nei secoli XVIII e XIX – Daunia editrice)