Un italo-americano a Foggia: la storia di Louis Libutti
In una piccola stanza, un gruppetto di ragazzini foggiani, smunti e dalle ginocchia sbucciate, è assorto e in ascolto: un uomo intona un canto nuovo, in una lingua che per loro è appena conosciuta: «You are my sunshine, my only sunshine…»
Quell’uomo è Louis Libutti, per i foggiani semplicemente “Luigi”.
Louis Ributti nacque a Brooklyn il 10 gennaio del 1915 da genitori italiani originari di un paesino del potentino, Avigliano. Come tanti della sua generazione, Louis entrò in aeronautica divenendo sergente maggiore nel 99° Bomb Squadron, arrivando fino a Foggia, dove il suo squadrone era ubicato presso il campo di Tortorella, distante una decina di chilometri dalla città.
Libutti era cattolico praticante e spesso si recava nella chiesa di San Michele presso l’Opera dei Padri Giuseppini del Murialdo, inaugurata nel 1936. La chiesa, non particolarmente danneggiata dai bombardamenti, era punto di incontro non solo per i fedeli foggiani, come si legge nel Diario di Comunità dell’Opera San Michele:
“10/10/1943: per la prima volta vengono a Messa da noi i soldati inglesi: circa una cinquantina”
“25/12/1943: Messa solenne a mezzanotte, vengono gli inglesi e gli americani (in numero di) cinquecento. Cosa meravigliosa!””
Nelle aule della struttura religiosa, intanto, gli americani avevano installato, nel novembre del ’43, un centro di smistamento postale per i soldati, attivo fino al 10 aprile del 1944.
La frequentazione di “Luigi” Libutti dell’Opera San Michele e di altre chiese foggiane fu frequente e non si limitò al solo accostarsi ai sacramenti: l’italo-americano permise l’apertura di piccole scolaresche per i ragazzi foggiani, sul modello pedagogico dell’americano Padre Flanagan, impegnate in attività didattiche che prevedevano anche momenti ludici e ricreativi come l’ascolto di canzoni tradizionali americane e lo studio della lingua inglese.
Un ciclo di lezioni d’inglese ebbe inizio all’Opera San Michele il 3 agosto del 1944; fra i sacerdoti foggiani che collaborarono a iniziative come queste, vi fu anche il sacerdote don Mario Canova.
La generosità di “Luigi” verso i più piccoli si manifestava anche in piccoli ma significativi gesti: fu grande l’affluenza di tanti bambini foggiani a San Michele, il tre agosto del ‘44 per i quali “Luigi” aveva preparato un lauto spuntino offrendo circa 200 cesti con pane, salsicce e meloni; grazie alla stessa generosità oltre cinquecento ragazzi ricevettero, per il Natale del 1944, doni natalizi con il contributo dei soldati americani.
Nel 1944, Libutti seguì le attività della comunità giuseppina anche a Roma, favorendone l’ingresso negli Stati Uniti d’America cinque anni più tardi, quando i giuseppini entrarono come cappellani in Albuquerque, nello stato del New Mexico. Nel 1965, l’italo-americano emise la prima professione di fede religiosa, come fratello coadiutore, nella Congregazione dei Padri Giuseppini e nel 1971, a soli 55 anni, si spense per infarto cardiaco ad Albuquerque, il 12 marzo, lasciando il fratello Manuel e la sorella Rose.
(Tommaso Palermo)
Per approfondimenti:
Albuquerque Tribune, 13/3/1971
Franco Ambrosio, I Giuseppini del Murialdo a Foggia, Foggia 1986, pagg.208
Tommaso Palermo, Foggia: dalle tenebre del ’43 alla rinascita, Editrice Parnaso, Foggia 2013
https://www.youtube.com/watch?v=R-TthtVOxEM
ved. anche Foggia occupata dagli americani
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La storia di Libutti raccontata dallo storico Tommaso Palermo