Un terribile uragano
Dal “Giornale Patrio” del 24 luglio 1832:
“Un oragano de’ più importanti e di un indole veramente distruttivo ha imperversato quest’oggi circa le due e mezza pomeridiane, destando nella popolazione intera il più terribile spavento. La sua direzione è venuta dal nord, ed in pochi minuti ci ha ingombrati di una nebbia di polvere talmente denza e nera, che si è sofferta per quasi un minuto l’oscurità perfetta della notte. All’oscurità è succeduta una grossa grandine d’irregolar forma, con acqua dirotta, tuoni, e vento impetuoso, di manieracchè non vi è rimasta un’invetriata sana per tutte le finestre e balconi della città. Le tettoie, diversi campani letti di chiese, case lesionate, tutte sono state atterrate dall’impeto del vento, non che una distruzione di alberi ne’ vicini giardini e vigne, colla perdita di tutta la frutta. La villa è venuta egualmente danneggiata colla perdita di circa 100 e più alberi. In tale affliggente circostanza il popolo, spaventato ed intimorito, a lava è corso alla basilica, per intercedere grazie alla nostra protettrice Maria Santissima Iconavetere, per noi tanto miracolosa, che si è all’istante calata dalla sua nicchia ed esposta a fianco dell’altare maggiore si è compiaciuta far grazia di sua apparizione ad immenso popolo ivi raccolto, piangendo ad alte ed estese grida. Le autorità non han mancato in tale critica circostanza spiegare tutto il loro zelo, particolarmente il segretario generale Spasiani f.f. da Intendente, girando per tutta la città, unitamente a delle pattuglie di gendarmeria a piedi ed a cavallo, non che di guardia urbana a fine di mantenere il buon ordine in una massa tutta popolare. Il menomo disastro intanto no è avvenuto, e la popolazione non è dedita che alla divozione.”