Una passeggiata in villa
Quante generazioni sono passate lungo i viali della villa comunale, quanti ricordi sono legati a quelle panchine, a quei chioschietti, al boschetto, al parco giochi.
Ciascuno di noi foggiani potrebbe riempire le pagine di un libro a raccontare i propri aneddoti, dalle scorrazzate in bicicletta sotto gli occhi vigili dei genitori alle mattinate spesso nascosti tra quegli alberi quando si marinava la scuola, dalle prime sigarette furtive ai candidi bacetti con le primissime fidanzatine.
Insomma la villa comunale riesce a raccontarci varie fasi della vita di ciascuno di noi.
Ecco perchè ogni tanto ci torno volentieri come ho fatto una mattina autunnale nel novembre del 2014…
- Il pronao
- Il pronao
- Il pronao
- Il pronao
- L’ingresso
- Aiuole all’ingresso
- La stele che ricorda Padre Odorico Tempesta
- La stele che ricorda il dott. Diego De Mita
- Fontana all’ingresso
- Interno
- Interno
- Interno
- Il busto di Emilio Perrone
- Interno
- Interno
- Interno
- Il bassorilievo di Celentano-Ungaro
- Il busto dei fratelli Biondi
- Interno
- Il giardino delle fragranze
- Il giardino delle fragranze
- La statua di Vincenzo Lanza in restauro
- Interno
- Interno
- Parco giochi
- Interno – in fondo si intravede il laghetto e l’inizio del boschetto
- Laghetto con fontane
- la cascata
- Sullo sfondo il tempietto dedicato a Giuseppe Rosati
- La cascata con il tempietto
- Il tempietto dedicato a Giuseppe Rosati
- Boschetto
- Boschetto
- Boschetto
- Boschetto
- Boschetto
- La villa vista dal tempietto
- La villa vista dal tempietto
- Boschetto
- Le fontane del laghetto
- Il monumento al Ferroviere
- Interno
- Interno
- Uno dei chioschetti all’interno della villa
- Il busto di Moisè Maldacea
- Il busto di Lorenzo Scillitani
- Uno dei viali della villa
- Il busto del gen. Rotundi
- Uno dei viali della villa
- Il Palazzo dell’Acquedotto visto dall’interno della villa