Browse By

Università, si cominciò con le firme

0 like [ssba]

da “La Gazzetta del Mezzogiorno”

universita

Foggia, 30 marzo 1977

Raccolta di firme per ottenere l’università foggiana. L’iniziativa – a cui ha dato il via un isolato cittadino, particolarmente sensibile al problema – si svilupperà secondo un capillare sistema che, partendo dalla base più ampia dei cittadini, raggiungerà gli enti pubblici, gli uffici statali e del para-stato, le scuole di ogni ordine e grado, per attingere consensi e soprattutto per raccogliere la necessaria solidarietà.

In effetti, la raccolta delle firme rappresenta in termini diversi, secondo una linea strategica nuova, di un più ampio dibattito da sviluppare a livello cittadino, provinciale e regionale, al fine di inserire nell’attuale vertenza generale, anche questo aspetto particolare. L’iniziativa nasce senza presunzioni, all’ombra di un efficace anonimato, senza etichette politiche, pertanto al di fuori anche di “paternità” che potrebbero, come nel passato è già accaduto, “dividere” anzichè unire sul terreno concreto degli obiettivi da raggiungere.

Ma da questa iniziativa occorre anche trarre, almeno per il momento, la necessaria lezione. Al di là del successo, in termine numerico che la raccolta e le adesioni stesse potranno far registrare, resta il significato di questo tentativo di inserire con nuova carica questo argomento nel dibattito cittadino, coinvolgendo per l’ennesima volta tutte le forze vive della città, e con la necessaria chiarezza, riproposto.

Nelle dichiarazioni programmatiche presentate della nuova Giunta insediatasi a Palazzo di città, l’università ha trovato un capitolo tutto proprio, un’attenzione particolare, che rappresenta quindi l’impegno di fondo da portare avanti con adeguate iniziative, con costanza, con passione anche, tentando di superare quegli ostacoli che finora hanno impedito di raggiungere la stretta finale. Questa iniziativa, pertanto, si inserisce in questo contesto di fermenti, e perciò va seguita con la dovuta attenzione. Anche se soprattutto perché parte dalla città come esigenza prioritaria, del resto più volte espressa dagli studenti e dall’intero sistema scolastico-culturale della Capitanata.