Vincenzo Nigri
Vincenzo Nigri nacque a Foggia il 17 giugno 1831 da Michele e Annamaria Del Giudice. Cominciò i primi studi a Foggia dai Padri Scolopi prima di entrare, a 15 anni, nel Collegio Medico di Napoli. Completò gli studi subito dopo la riapertura del Collegio che era stato chiuso per l’avvento dei moti rivoluzionari del ’48. Nel 1853 si prodigò moltissimo, durante lo
scoppio della epidemia di febbre asiatica e colerica, a favore dei cittadini malati. Fu professore di Economia Rurale ma prese parte anche alle vicende politiche del tempo riunendo spesso a casa sua tutti coloro che condividevano il suo pensiero e che auspicavano la unità dell’Italia. Più in là, nel 1891, subì, sempre per motivi politici,un esilio in Sardegna dove continuò ad insegnare sino al 1905.
La sua fu una vita intensa: membro della Giunta provinciale di Statistica, chirurgo del Battaglione della Guardia Nazionale, medico delle carceri, consigliere provinciale della Sanità, membro della Commissione per l’arruolamento dei corpi volontari italiani e Maggiore medico del Battaglione della Guardia Nobile.
Come medico fu esemplare la sua dedizione verso i soldati della guarnigione di Foggia colpiti dal tifo petecchiale, sino al punto di ammalarsi del terribile morbo e rischiando seriamente la propria vita. Nel maggio del 1867, al diffondersi del colera, si recò in vari centri della provincia a portare il suo aiuto.
Insegnò alla scuola Tecnica, poi gli fu affidata la Cattedra di Scienze naturali al liceo “Lanza” prima di assumere la direzione della Scuola Normale Femminile.
Il 27 gennaio 1916, mentre scendeva le scale della specola metereologica , precipitò da quindici gradini. Trasporato a casa dopo quindici giorni, credendosi ristabilito volle ritornare a scuola. Fatale ritorno! Si aggravò e fra l’unanime strazio il 17 febbraio 1916 morì.
Il nome di Nigri resterà sempre legato alla “Specola Metereologica”. Da lui fondata nel dicembre del 1876 divenne in poco tempo una delle più importanti d’Italia. La sua opera venne continuata dal figlio, dal nipote Vincenzo e dai figli di quest’ultimo Federico ed Alberico.
Fin dal 1865 Vincenzo Nigri fu autore di numerose richieste presso le autorita’ locali e nazionali, affinche’ si giungesse alla realizzazione di un osservatorio meteorologico a Foggia. Nel 1866 la Prefettura di Foggia accolse le istanze di Nigri istituendo l’Osservatorio meteorologico della citta’ nei locali dell’Orfanotrofio Provinciale, che ospitavano la scuola tecnica, e si adoprò affinchè giungessero a Foggia alcuni strumenti meteorologici inviati dal Ministero di Agricoltura Industria e Commercio. Ma solo dopo undici anni, il primo dicembre 1876 iniziarono le regolari osservazioni presso la suddetta “Specola Meteorologico-sismica”. L’osservatorio fu impiantato sopra i locali del Liceo Comunale, dove era presente in passato il campanile della chiesa di San Gaetano. La stazione meteorologica era formata da tre locali sovrapposti con una terrazza superiore collegati da una scala.
Nella prima stanza dell’osservatorio, era collocato su di un solido muro interno, il tromometro normale costruito dalla Officina Galileo di Firenze e modificato da Bertelli e dal direttore dell’officina stessa. Lo strumento fu installato nei primi mesi del 1877 e si iniziarono le osservazioni regolari a partire dal primo aprile dello stesso anno.
Nella seconda stanza dell’Osservatorio, che ospitava l’archivio e la biblioteca, si trovava un orologio con il pendolo a compensazione a mercurio ed un sismografo a carte affumicate scorrevoli di Cecchi, costruito dalla Galileo di Firenze.
Il terzo ed ultimo locale era adibito alle ossservazioni meteorologiche. In esso si trovavano un barometro Fortin, un anemografo, il pluviometro e, sul lato nord-orientale della stanza, era aperta la finestra meteorologica che ospitava una psicrometro, l’evaporimetro e due termografi, uno di massima ed uno di minima.
Le osservazioni meteorologiche venivano effettuate tre volte al giorno, alle 9 a.m., alle 3 p.m. ed alle 9 p.m. I valori decadici delle osservazioni tromometriche, raccolti in un registro dove erano segnate giornalmente l’ora, la direzione della deviazione del pendolo, il valore lineare della medesima, l’intensivo e la media, venivano trasmessi a Michele Stefano De Rossi ed a Timoteo Bertelli. Tra i collaboratori di Nigri va ricordato l’orologiaio-meccanico Eduardo Matina-Stanzione responsabile del servizio di manutenzione e riparazione degli strumenti. Le osservazioni effettuate nell’osservatorio venivano annotate su di un registro e mensilmente veniva edito, in collaborazione col Comitato Medico di Foggia, un Bollettino Demografico-Meteorico.
L’osservatorio è tuttora funzionante ed è composto da due sezioni: sismica e meteorologica. I rilevamenti sismologici, iniziati nel 1894 proseguono tuttora: l’osservatorio gestisce, infatti, una rete locale di cinque stazioni per il controllo della sismicità della provincia di Foggia e, in particolare, del Gargano.