La “controra”
L’arrivo alla stazione di Foggia era previsto per le 14.30. Solo qualche ora di attesa e poi, alle 17.30 la coincidenza per il luogo che dovevo raggiungere. Il viaggio in treno era stato insopportabile: caldo, umidità, bambini stanchi e picchiosi; famiglie che improvvisavano “pic nic”
